Piacenza è una delle città più inquinate d’ Italia, inizia così l’ appello di un gruppo di cittadini che si sono associati ed hanno presentato la loro iniziativa questa mattina presso la sede di Legambiente.
L’ associazione ambientalista non è direttamente coinvolta nell’iniziativa ma proprio perchè condivide le finalità del nascente comitato, ha gentilmente concesso gli spazi per la conferenza di presentazione.
A dire il vero – ha affermato in apertura Marco Dadà, portavoce dell’iniziativa assieme a Camilla Trasciatti – ci saremmo aspettati la concessione di spazi da parte delle istituzioni, come il Comune, che dovrebbero avere a cuore la salute dei cittadini”.
Proprio alle istituzioni si rivolge questo gruppo, che non ha ancora trovato un nome, chiedendo l’ avvio di un programma di analisi serio e partecipato delle fonti inquinanti della città di Piacenza, un capoluogo fortemente inquinato, nel cuore della Pianura Padana, una delle regioni più contaminate d’ Europa.
Da noi la possibilità di ammalarsi è aumentata del 25-30% rispetto, ad esempio, alla Finlandia ed è incredibile che bambini piccoli, che frequentano le scuole elementari, abbiano già familiarità con i farmaci antiasma.
Il comitato punta il dito su Cementirossi e sulla possibilità che è stata data all' azienda di bruciare pneumatici usati. La delibera Cementirossi – per Marco Dadà – è stato il risveglio da un brutto sogno. Ci ha colpito molto pensare a colonne di pneumatici che vengono bruciate. Quando la conferenza dei servizi ha detto che i pneumatici inceneriti avrebbero migliorato la qualità del combustibile, ci siamo chiesti cosa bruciassero adesso. Noi non ce l’ abbiamo con Cementirossi, un’azienda importantissima che dà da mangiare a tantissime famiglie; il problema è la qualità dell’aria e le risposte che le istituzioni riescono a dare in materia di tutela della salute. In questo momento – conclude Dadà – la politica non ci sta tutelando e non ha capito i problemi che derivano dalla continua esposizione cronica a queste polveri. Se si va avanti così si rischia un' altra Ilva".
L’ appello è per tutti i cittadini che hanno figli piccoli e per tutti coloro i quali vogliono contribuire alla causa della lotta all’ inquinamento. Al momento è a disposizione una pagina Facebook “c’è chi dice no a Cementirossi inceneritore di rifiuti speciali a Piacenza” che ha raccolto in pochi giorni, fino a questo momento, oltre 1200 adesioni e inoltre si può scrivere alla mail respiriamopiacenza@gmail.com per richiedere ulteriori informazioni.