“Le unioni civili vanno tutelate come le famiglie tradizionali”

Una famosa frase, attribuita a Napoleone, sentenziava “I concubini si disinteressano del diritto, il diritto può disinteressarsi dei concubini”

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Oggi non può più essere così.

L’istituzione del Registro delle Unioni Civili è una scelta di equità sostanziale necessaria per tutelare e garantire  quei cittadini che non scelgono, o non possono scegliere, di regolare il legame affettivo e solidale che li unisce in modo visibile e ponderale per la collettività, e prima ancora per l’Amministrazione.

Rimettere i cittadini al centro e al servizio del sistema, amministrativo e politico, è uno dei cardini su cui si incentrano pensiero e azione del M5S, TUTTI i cittadini, come individui, a prescindere da orientamenti e scelte, nel rispetto dell’art. 3 della Costituzione per cui “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” e nel rispetto dell’art. 2 della Costituzione per cui “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità (…)”

Riteniamo che la famiglia rientri fra le formazioni sociali in cui l’individuo esprima in modo più significativo la propria personalità e sia inequivocabilmente cellula dell’intero tessuto sociale  comunque sia costituita, quindi riteniamo che comunque sia costituita vada tutelata, per quanto sia possibile, all’interno di un percorso di riconoscimento amministrativo, che non può e non vuole sostituire un diritto sostanziale, per cui la strada appare, purtroppo, ancora lunga.

Non in questa sede o in consiglio comunale possiamo discutere di riconoscimento giuridico delle unioni civili, ma a noi spetta il compito, in questa sede e in consiglio comunale, ricordare come l’Istituzione del Registro delle Unioni Civili, non equivalga a estendere la disciplina del rapporto coniugale a soggetti non legati da formale matrimonio, ma significhi invece garantire a tutti i cittadini e a tutte le “formazioni sociali”, pari riconoscimento e dignità davanti alla Pubblica Amministrazione al fine di favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio in fatto di diritto alla casa, sanità e servizi sociali, giovani, genitori e anziani, sport e tempo libero,formazione, scuola e servizi educativi, diritti e partecipazione.

In concreto, ciò comporterà che le coppie di fatto iscritte al registro potranno accedere ai diritti e ai benefici concessi alle famiglie nei provvedimenti emanati da parte del Comune di Piacenza, nell’ambito delle proprie competenze, nelle aree tematiche sopra elencate a titolo esemplificativo, ma non esaustivo.

E’ solo il caso di accennare come l’istituzione del Registro delle Unioni Civili, argomento molto divisivo all’interno delle altre forze politiche e per questo ripetutamente rimandato nella concreta attuazione, sia sempre stato considerato dal M5S un passo importante sia nell’ottica della centralità del cittadino sia per ridurre le distanze fra cittadini e politica, ricordiamo che i conviventi dei parlamentari, anche appartenenti a schieramenti politici contrari al riconoscimento giuridico delle unioni civili, DI FATTO già godono di un trattamento privilegiato, dall’assicurazione sanitaria alla pensione di reversibilità, diritti che mai noi, comuni mortali, potremmo estendere ad un convivente, per i parlamentari, di ogni schieramento politico, sono già diritti acquisiti.

Secondo la vocazione che contraddistingue il Movimento con questa battaglia intendiamo far fare un piccolo passo alle coppie di fatto della nostra città che, ci piace pensare, potrebbe diventare un grande passo per la nostra società e, precisiamo infine, senza costi ulteriori per la comunità.

Di recente il nostro sindaco proprio a proposito  del registro per le unioni civili ha espresso poca convinzione sulla portata reale dell’istituzione, affermando che l’unico diritto concreto, cioè l’accesso agli alloggi residenziali pubblici, di fatto è già possibile. Per il resto l’Istituzione del Registro delle Unioni Civili avrebbe, secondo il Dott. Dosi, più valenza simbolico che concreta effettualità.

Vorremmo solo ricordare al Dott. Dosi che i simboli altro non sono che l’aspetto manifestamente visibile di una più profonda ispirazione e aspirazione, il cammino di popoli, civiltà e nazioni è lastricato di simboli, spetta a noi, cittadini e amministratori, dare forma e contenuto a quella ispirazione e al cambiamento, per questo invitiamo ogni schieramento politico e ogni consigliere a votare favorevolmente lunedì prossimo in Consiglio Comunale per l’istituzione del REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI.