Cambiare la legge di stabilità e attuare più incisive politiche per il lavoro, ma per i sindacati non è un periodo facile solo per le loro battaglie. Da una parte, dopo la vittoria di Matteo Renzi alle primarie del Pd che lo hanno incoronato segretario, sembrano non trovare più una “sponda” stabile come in passato nella politica e dall’altra si trovano, nelle piazze, a manifestare con altri soggetti, per ora, non meglio identificati ma di certo decisi a scardinare vecchie logiche come rappresentano i cosiddetti “forconi”, che anche a Piacenza da ieri sono in presidio a Barriera Genova.
Così al banchetto in via XX Settembre, dove è stata presentata la manifestazione regionale in programma sabato 14 dicembre a San Felice sul Panaro con pullman in partenza anche da Piacenza e Fiorenzuola, i sindacati hanno parlato anche di questi temi. “Di Renzi vedo una assoluta indisponibilità a parlare con le categorie intermedie, tra le quali l sindacato – ha detto il segretario della Cisl piacentina -.. L’uomo solo al comando non riesce a modificare la società, come abbiamo visto. Spero riveda un pò il suo modo di pensare. Il ricambio generazionale è importante ma noi lo abbiamo fatto con aggregazioni di territorio (Cisl Parma e Piacenza) e accorpando le categorie che rappresentano il lavoro (da 19 passeranno a 9, ndr) per avere una contrattazione più snella”..
Sulla protesta che sta bloccando l’Italia e a Piacenza, fortunatamente, si è espressa solo con un presidio a Barriera Genova, si è espresso invece Gianluca Zilocchi della Cgl: “Fotografa lo stato in cui versa questo paese, in una crisi sociale che mette a rischio la democrazia. Lo denunciamo e siamo attivi per difendere il lavoro e la Costituzioni, che sono poi gli aspetti che ci dividono. Non crediamo che abbattere un sistema sia la soluzione e infatti le piazze sono distinte. Purtroppo in questo modo rischiamo di avviarci ad una crisi dagli esiti preoccupanti”.