Perdita di 500 euro al minuto, 700mila euro al giorno, 250milioni di euro all’anno, deficit complessivo di 1,7 miliardi di euro. Questi i dati che il Colonnello Bortoletti si è trovato ad affrontare quando, come Commissario Straordinario, ha cominciato a gestire una delle ASL più indebitate d’Italia: la ASL di Salerno che in poco più di un anno e mezzo ha portato al pareggio operativo senza consulenze esterne e senza tagli lineari che avrebbero penalizzato le strutture virtuose ma ristrutturando i costi.
Ieri al Centro Congresso Galileo è stato presentato “Un caso di straordinaria ordinarietà” con ospite d’onore il Colonnello Maurizio Bortoletti, laureato con lode in Giurisprudenza, Scienze dell’Amministrazione, Scienze Politiche, Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna, avvocato, Consigliere giuridico ai sensi dell’art. 82 del I Protocollo aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra del 1977, nominato nel 2005 membro straordinario del Consiglio Superiore delle Comunicazioni, Cavaliere della Repubblica Italiana, cittadino onorario del comune di Roccadaspide (SA) e benemerito della Provincia di Vibo Valentia e della città di Adria.
Dopo l’introduzione del Direttore di Confapi Piacenza Fabio Bellinaso, le conclusioni sono state affidate al Presidente di Confapi Piacenza Cristian Camisa: “E’ stato un onore avere come ospite una persona di questo livello. Ha dato una speranza a tutti noi: anche la Pubblica Amministrazione può essere gestita con quell’efficienza tipica della piccola e media industria che abbiamo l’onore di rappresentare. Mi è stato come mai abbiamo pensato di organizzare un convegno di questo tipo e cosa aveva a che fare con l’impresa. La risposta è molto semplice: oggi le imprese muoiono di credito, molto spesso nei confronti della
Pubblica Amministrazione. Ricordo che i debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle aziende sono pari a 120 miliardi di Euro. Siamo in un Paese buffo in cui il governo fa dei decreti per decidere cosa pagare dopo aver speso i soldi. Il Colonnello Bortoletti oggi ci ha dato una speranza: una gestione virtuosa è possibile. Vogliamo portare questa testimonianza sperando che questo caso di successo sia seguito da tanti altri enti pubblici”.