Fino all'otto febbraio nella sede del Museo civico di storia naturale in via Scalabrini 107 continua la mostra “La garzaia racconta, vita e tradizioni del Po a Piacenza” promossa dal Consorzio di Bonifica di Piacenza e curata dal critico e storico dell’arte Marco Senaldi e dal coordinatore scientifico del museo civico Carlo Francou.
La rassegna presenta una significativa serie di pannelli con immagini d’epoca dell’Archivio Croce (fotografie di Gianni Croce, Fratelli Manzotti e Giulio Milani) e da una grande installazione lignea opera di Romano Bertuzzi.
Da molti anni il lavoro artistico di Bertuzzi si caratterizza per una riflessione intorno al rapporto tra uomo e natura. Nel corso del tempo questa riflessione si è espressa nei modi e nelle forme più svariate, dal disegno al video, dalla fotografia alla performance, dalla scultura all’installazione. La grande installazione scultorea presentata al Museo civico di storia naturale, intitolata “La garzaia”, rientra in questo percorso. Con i suoi oltre sei metri di altezza, questa struttura lignea prende ispirazione dagli alberi che ospitano diverse specie di uccelli lungo le rive del grande fiume Po. L’artista ha pensato di tradurre nel linguaggio altamente formalizzato dell’arte contemporanea questa straordinaria “coabitazione” di uccelli differenti che convivono fra i rami di un solo albero.
Dalla Garzaia si dipana una serie di immagini che mostrano Piacenza accanto al suo grande fiume, che da sempre la accompagna e racconta la sua storia, evidenziando la sua fondamentale vocazione: umana, sociale e civile. Dai momenti ludici, alle attività lavorative di cavatori e pescatori, a quelle sportive, fino alle drammatiche piene e alla costruzione dei ponti ferroviario e stradale che oggi collegano la sponda piacentina con quella lombarda.
Acqua, uomo e natura. Gestire questa, governare la sua potenza. Il fiume è natura ma senza l’intervento dell’uomo e la sua regimentazione l’acqua sarebbe distruttiva. Missione istituzionale del Consorzio di Bonifica di Piacenza è la difesa idraulica, la distribuzione e conservazione della risorsa idrica, salvaguardando il territorio e gli habitat naturali.
La mostra con un percorso avvincente e volutamente semplice, e rappresentata da immagini rivolte a tutti ma in modo particolare ai giovani in quanto è a loro in particolare che deve essere trasmessa e divulgata la testimonianza di un passato che merita di essere conosciuto e riscoperto. L’allestimento della mostra è stato curato dallo Studio&Tre.
La mostra rimarrà allestita fino all’8 febbraio 2014 e sarà visitabile negli orari di apertura del museo.