Il rischio chiusura e spostamento di medici e pazienti sembra sempre più imminente per l’ospedale di Fiorenzuola A confermarlo le lettere che l’Asl avrebbe già inviato ai lavoratori (ad alcuni e abbia in previsione di farlo per altri) con l’avviso, appunto, di prepararsi all’ufficialità del provvedimento. Una scelta che secondo l’Azienda sanitaria locale, in accordo con la Regione Emilia Romagna, sarebbe necessaria per poter mettere in sicurezza la struttura del padiglione vecchio che presenterebbe problemi di staticità. Un numero di medici non quantificabile al momento, da quanto si apprende da voci di corridoio, avrebbero già preso la strada di Piacenza, mentre altri sarebbero in attesa della lettera che dovrebbe essere recapitata entro la prossima settimana. "I reparti sono ancora aperti – ha fatto sapere una fonte che ha preferito rimanere anonima – ma in alcuni vengono ormai previste solo le urgenze. Alla richiesta di spiegazioni al primario ci ha detto le cose come stavano, cioè che la chiusura era imminente". Naturalmente dai vertici le bocche rimangono cucite. Sul piede di guerra, invece, il comitato contrario alla chiusura dell’ospedale di Fiorenzuola, che domani alle 11 del mattino terrà una conferenza stampa al riguardo.
Oltre alle lettere ai medici, sono poi ben più consistenti le operazioni di trasferimento dall’ospedale di Fiorenzuola. Secondo quanto emerge dal piano (con stanziamento di 100mila euro), presentato dall’Asl ai sindacati, si prevede infatti che saranno quattro i reparti che verranno trasferiti a Piacenza: si tratta di pediatria, ostetricia e ginecologia, ortopedia e chirurgia con otorino. Inoltre, a quanto pare, verranno rimossi anche radiologia e pronto soccorso. La fine dei lavori è prevista per il 10 di dicembre.
Il comitato, contrario a spostamenti e chiusura di reparti del vecchio ospedale non ci sta e nella conferenza stampa, tenuta in mattinata, ha annunciato che a breve terrà un incontro pubblico con la cittadinanza per rendere noti i risultati della contro-perizia sulla struttura ospedaliera nella quale, si legge: “Ai fini statici il complesso ospedaliero non evidenzia elementi di insufficenza. Solo pochi elementi manifestano una riserva di sicurezza limitata”.