E' iniziato formalmente l'iter processuale per quattro dei sei poliziotti arrestati lo scorso aprile nell'ambito della maxi inchiesta antidroga dei carabinieri di Piacenza che aveva portato all'incriminazione di 15 persone, sei delle quali sono appartenenti alla polizia di Stato in servizio presso la questura piacentina. Uno di loro, Claudio Anastasio, ha chiesto di poter essere processato con rito ordinario ovvero senza sconti di pena in caso di condanna e il dibattimento è in corso. Un altro, Enrico Milanesi, è in attesa di definizione della sua posizione in sede di indagini preliminari mentre i quattro poliziotti che restano hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato. Richiesta formalizzata questa mattina nel corso dell'udienza preliminare di fronte al giudice Gianandrea Bussi.
Oltre ai quattro poliziotti Paolo Bozzini, Luca Fornasari, Paolo Cattivelli e Luciano Pellilli (nessuno dei quali presenti in aula ma rappresentati dai rispettivi legali), ha chiesto di poter essere processato con rito abbreviato anche Giorgio Cavaciuti, attualmente detenuto, il pensionato piacentino ritenuto il perno di un vasto giro di droga che avrebbe coinvolto, a vario titolo, anche i poliziotti della questura piacentine indagati in questo procedimento. Cinque di loro, lo ricordiamo, facevano parte proprio della sezione narcotici della Squadra mobile. Anche nel caso di Cavaciuti il gip ha concesso l'abbreviato condizionato all'acquisizione di alcuni documenti.
La prima udienza è già stata fissata e si terrà il prossimo 5 dicembre. Questa mattina erano presenti altri indagati, perlopiù stranieri, nell'ambito della stessa inchiesta coordinata dal pm Michela Versini e svolta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza.
Per quanto riguarda il processo con rito ordinario, attualmente nella fase dibattimentale, la prossima udienza è il 3 dicembre e vedrà la testimonianza, tra gli altri, di poliziotti e carabinieri. Il processo in questione vede imputati l'ispettore capo Anastasio e due stranieri.