In merito alla nota FILCAMS – CGIL, a firma di Giuliano Zuavi, apparsa ieri sugli organi d’informazione locale, sia carta stampata che online, riferita alla vicenda UNIEURO di Piacenza, la scrivente Organizzazione Sindacale UILTUCS – UIL comunica quanto segue:
"La UILTUCS – UIL è impegnata al tavolo negoziale , unitamente a FILCAMS – CGIL e FISASCAT – CISL, sin dalle prime ore in cui SGM, all’indomani dell’acquisizione di UNIEURO, dichiarò l’intenzione di chiudere le sedi di Piacenza ( zona Torre della Razza ) e quella di Monticello D’Alba ( CN ). L’obiettivo della UILTUCS – UIL è quello di salvaguardare il più possibile i posti di lavoro, obiettivo che, ovviamente, è condiviso dalle altre OO.SS:
Il collega della FILCAMS – CGIL, nella sua nota consegnata agli organi d’informazione ieri, sembra però arrogarsi il diritto di essere l’unica Organizzazione Sindacale avente questo obiettivo e, più volte e pubblicamente, rimarca il fatto che “ non ci si può preoccupare adesso di incentivi e ammortizzatori sociali “. Inoltre FILCAMS – CGIL dichiara che “ la maggioranza dei lavoratori è con la FILCAMS “.
Sfugge alla UILTUCS – UIL sulla base di quali conteggi il collega creda di rappresentare la maggioranza dei Lavoratori e delle Lavoratrici e, ancor di più, ci sfuggono i motivi per cui al tavolo negoziale, unitamente all’obiettivo di salvare il maggior numero di lavoratori possibili, non si possa anche affrontare il tema degli ammortizzatori sociali e degli incentivi. Più volte SGM ha dichiarato, pubblicamente e in sedi sindacali e istituzionali, attraverso la stampa e con note ufficiali, che le sedi di Piacenza e Monticello d’Alba chiuderanno. Ricordiamo che negli ultimi due incontri sindacali, FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS hanno strappato all’azienda delle proposte che, pur considerate unitariamente insoddisfacenti, sono un notevole passo avanti rispetto ai primi incontri ( due dei quali in sedi istituzionali ), quando SGM non aveva avuto nessuna apertura verso le parti sociali.
Più volte FILCAMS – CGIL ha dichiarato che degli ammortizzatori è inutile parlarne, perchè tanto “ sono dovuti per Legge “. Vero. La sola mobilità è dovuta per Legge, però. Non certo la Cassa Integrazione Guadagni, anche se, ovviamente, non siamo disposti a rinunciarci. Ma la CIGS intanto non è scontata e, qualora riuscissimo a portarla a casa, sarebbero soli 12 mesi. Infatti la Legge prevede solo 12 mesi, con rinnovo di altri 12 mesi a condizione che sia ricollocato almeno il 30% dei lavoratori.
Oggi, dal niente dei primi incontri, grazie al giusto mix tra mediazione ( che è il lavoro del sindacato…) e lo scontro ( scioperi e presidi vari ) le proposte dell’azienda sono le seguenti:
- Mantenimento e potenziamento della logistica a Piacenza
- Ricollocazione, tra la sede di Forlì e altre aziende, del 30% dei lavoratori
- Concessione, grazie alla ricollocazione del 30% dei lavoratori, di ulteriori 12 mesi di CIGS, per un totale di 24 mesi.
- Incentivi all’esodo la cui somma è riparametrata in base agli anni di anzianità aziendale.
FILCAMS – CGIL, attraverso il collega Zuavi, crede che le altre Organizzazioni Sindacali, quindi anche UILTUCS – UIL, siano soddisfatte di quanto ottenuto sin’ora…? Si tranquillizzi subito. Più volte abbiamo dichiarato, in Assemblea, in Provincia e sulla stampa la nostra insoddisfazione, ma siccome UILTUCS – UIL fa sindacato, sa che bisogna mediare, mediare e mediare fino allo sfinimento, alternando la mediazione alla lotta laddove l’azienda avesse un atteggiamento di chiusura totale, cosa che fino ad oggi non risulta.
Ma sembra che FILCAMS – CGIL, attraverso le sue dichiarazioni presentate alla stampa ieri e più volte enunciate durante le lunghe Assemblee dei Lavoratori, creda che l’unico modo per raggiungere un accordo soddisfacente sia quello della proclamazione di scioperi.
Ricordiamo ai non addetti ai lavori che la nuova proprietà di UNIEURO, essendo in essere fino al 30 aprile 2014 un Contratto di Solidarietà per i dipendenti UNIEURO, potrebbe non partecipare ad alcun tavolo, sia esso istituzionale e/o sindacale, limitandosi ad aprire una procedura di mobilità a partire dal Primo Maggio ( ironia della sorte… la Festa dei Lavoratori ) e trasferire la questione ai tavoli nazionali, attivandosi presso il Ministero del Lavoro, in quanto il licenziamento collettivo riguardo due Regioni ( Piemonte ed Emilia-Romagna ) e quindi, come prevede la Legge, trasferire la questione su quei tavoli. Con tutti i rischi annessi e connessi del caso, in quanto, pur conoscendo l’alta professionalità e competenza dei soggetti che si ritroverebbero a quel tavolo, resterebbe il fatto che la questione sfuggirebbe di mano alle Organizzazioni Sindacali Territoriali di Piacenza e Monticello D’Alba, che meglio conoscono le problematiche dei nostri territori e la storia e le problematiche delle sedi locali Unieuro.
In conclusione, ci teniamo a tranquillizzare il collega della FILCAMS – CGIL in quanto la UILTUCS – UIL ha il suo stesso obiettivo. Ma abbiamo un difetto: Pur non rinunciando alla lotta attraverso scioperi, presidi, cortei e quant’altro, crediamo nella mediazione, nella concertazione e nella trattativa. Noi crediamo che i lavoratori si tutelino così".