In occasione della giornata del 25 novembre, in cui ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nata nel 1999 per volere delle Nazioni Unite, sono stati presentati i dati relativi ai casi seguiti nel primo anno di attività dallo Sportello ZONA DONNA, istituito presso la sede CISL di Piacenza.
IL BILANCIO
Il servizio, totalmente gratuito e con garanzia di anonimato, a cui è possibile rivolgersi telefonando al 0523 758210, ha seguito, grazie alla professionalità di un'avvocato donna, numerosi casi, che hanno coinvolto donne, sia per quanto riguarda problemi individuali che per quanto riguarda difficoltà sorte in ambito familiare. Si è trattato di casi di stalking, di controversie legate all'affidamento dei figli e alla effettiva corresponsione dell'assegno di mantenimento in caso di separazione.
Il servizio, voluto dai COORDINAMENTI FEMMINILI CISL-FNP, inizia con un primo colloquio di orientamento legale che fornisce le informazioni di base sul problema sottoposto, prosegue con un suggerimento circa i servizi pubblici a cui rivolgersi, e prospetta l’eventuale percorso giudiziario da intraprendere in caso di necessità. Ma non è tutto: lo sportello ZONA DONNA, si prefigge di contribuire al contrasto dei fenomeni di emarginazione legati a differenze di genere e allo sviluppo di iniziative di prevenzione.
Per questo, Claudia Gnocchi (Coordinamento femminile CISL a Piacenza) e Marina Molinari (Segretario Generale Aggiunto Cisl Parma e Piacenza) hanno, in occasione di questo 25 novembre, formulato una proposta rivolta ai sindaci della nostra provincia ed in particolare ai primi cittadini di Piacenza, Castelsangiovanni e Fiorenzuola. "Proprio lo studio dei casi che si sono rivolti allo sportello ZONA DONNA, hanno sottolineato insieme, ha messo in luce la necessità della donna di uscire talvolta dall'ambiente in cui si trova e disporre di un nuovo domicilio. Ciò ci porta a chiedere una modifica in questo senso dei regolamenti comunali per l'assegnazione delle case popolari, in modo che le donne che hanno sporto denuncia, perché sono state vittima di violenza, o che vivono situazione di forte tensione familiare, segnalata dai servizi sociali, possano avere questa facilitazione".
L'attuale risulta essere un momento particolarmente delicato per quanto riguarda la prevenzione della violenza in ambito familiare. L'analisi dei dati del Tribunale di Piacenza mostra, dal 2010 ad oggi, una leggera ma costante diminuzione delle separazioni e dei divorzi ma ciò può essere interpretato come un effetto della crisi economica che finisce per limitare le possibilità di scelta dei coniugi. Un'ipotesi che trova conferma nel forte aumento delle istanze per riconsiderare l'ammontare dell'assegno di mantenimento.