Ieri si è tenuto un sit-in indetto dal Comitato Acqua Bene Comune di Piacenza, con un digiuno simbolico e la distribuzione di materiale informativo, per esprimere contrarietà nei confronti dell'accordo che l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Locale di ATERSIR (ex ATO, cioè l'assemblea dei sindaci della provincia) intende siglare con IREN sul problema degli investimenti mancati e promessi.
"La sostanza – si legge in una nota del comitato – è che IREN non ha fatto 12 milioni di investimenti nel 2011-2012, e ha proposto di farne solo 30 nei prossimi 3 anni (2013-2015), invece dei 15 milioni all'anno previsti dal Piano d'Ambito e finanziati dalle nostre bollette. Questo vuol dire un regalo di 27 milioni ad IREN, pagati direttamente di tasca nostra".
"Per difendere gli esiti dei due quesiti referendari del 2011 – prosegue la nota – che hanno affermato che la gestione del servizio idrico deve essere al di fuori delle logiche del mercato e del profitto d'azienda. Quindi basta con le Spa miste pubblico-privato come IREN che continuano a lucrare sull'acqua nonostante il referendum: difendiamo il ritorno ad una azienda speciale consortile, totalmente controllata dagli enti locali e che preveda una effettiva partecipazione di cittadini e lavoratori. La manifestazione è stata convocata appena a ridosso della imminente convocazione del Consiglio Locale di ATERSIR che dovrà decidere in merito".