Il convegno “Il futuro della città, Piacenza tra utopie e distopie” all’Auditorium della Fondazione si terrà venerdì 29 Novembre a partire dalle 17:30 e costituisce il terzo degli appuntamenti organizzati dalla rivista Città in controluce per la presentazione del numero 23-24 dedicato al tema dell’utopia e della distopia. Dopo la prima serata organizzata al Centro Culturale di San Nicolò con Luigi Boledi, Ugo Locatelli e Giovanni Smerieri – e la partecipazione al Festival del Diritto – con le relazioni di Carla Danani e Massimo Ferrari – in cui venivano inquadrate le traiettorie più teoriche e generali del tema, la rivista propone in Fondazione un convegno più mirato sulla realtà piacentina. Piacenza come altre città medie italiane è infatti oggi interessata da fenomeni e trasformazioni che richiedono una più approfondita analisi. Lo sviluppo economico e urbanistico della città, i percorsi di integrazione sociale con la popolazione immigrata, il rapporto con l’ambiente urbano e i paesaggi di vallata, costituiscono questioni aperte e che prefigurano ora evoluzioni positive ora scenari più preoccupanti. I problemi che la pubblica amministrazione, le associazioni e la società civile più in generale si trovano ad affrontare rappresentano aspetti di crescente urgenza in un momento storico che conosce cambiamenti repentini. Le prospettive attraverso cui affrontare il dibattito non possono che partire da una ricostruzione storica di quelli che sono stati gli obiettivi raggiunti o mancati dalla città negli ultimi anni (e in questo quadro si colloca l’intervento di Stefano Pareti), provare a comparare la realtà piacentina con altre (è questo l’intervento di Letizia Chiappini e Lidia Frazzei che in tema di integrazione sociale mettono a confronto Piacenza con Torino: Via Roma e San Salvario), disegnare le forme di alcune parti della città (la Via Dante di Giuseppe Baracchi), individuare le traiettorie complessive di risoluzione del degrado ambientale tanto in ambito urbano (Felicita Forte) tanto in quello di vallata (Marco Mareggi). Il tutto nella consapevolezza che l’abitare la città, il mondo non riguarda solo le componenti socio-economiche ed ambientali ma anche le dimensioni più esistenziali (Franco Toscani). Nel 2014 la rivista concluderà le presentazioni promuovendo un ciclo di seminari dal titolo “Le utopie e il contemporaneo” organizzato presso il Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell’Università degli studi di Milano Bicocca.
Città in controluce nel 2014 compirà vent’anni di vita con un numero speciale dedicato al tema della salute. In questi anni la rivista ha trattato in maniera approfondita temi quali la povertà, la scuola, l’ambiente, il lavoro, l’immigrazione, la religione, la partecipazione, l’abitazione. Su questi stessi argomenti ha promosso convegni, seminari, mostre. Città in controluce è stata inoltre utilizzata in diversi corsi universitari e per tesi di laurea. Ad oggi, grazie alla rivista fondata e diretta da Giampaolo Nuvolati, sono state stampate quasi 4.000 pagine di cultura e informazione scritte da numerosi autori piacentini, ma ancor più da studiosi provenienti da altre città e paesi che hanno in tal modo offerto il loro qualificato e importante contributo all'analisi dei temi. Quando nacque nel 1994 la rivista, edita dal Vicolo del Pavone, aveva uno scopo piuttosto preciso che ha cercato di mantenere nel tempo, e cioè fare di Piacenza un laboratorio di riflessione e di ricerca per osservare come alcune dinamiche di natura generale potessero trovare declinazione in un contesto locale e viceversa. Analisi più che mai necessaria visto il processo di globalizzazione che interessa le società contemporanee.