Cinquecentonove incidenti, con venti morti e 745 feriti. Questo è il bilancio del 2006 sulle strade del Lodigiano in base ai dati raccolti dalla fondazione Liberal e dal gruppo Il Circolo, che li stanno portando nelle scuole superiori del territorio quale terribile monito per i giovani, che al di sotto dei 30 anni vedono le tragedie sull’asfalto come prima causa di morte. I dati sono stati presentati anche all’istituto superiore Bassi di Lodi da Nicola Locatelli, pr esidente della fondazione Liberal di Lodi, accompagnato per l’occasione da un’esperta del servizio dipendenze dell’Asl. Spesso al volante quando si verificano incidenti, infatti, c’è chi ha preso droga o alcol.Sorpassa l’auto della moglie e fa uno scontro frontale. Un motociclista di Lodi Vecchio è in prognosi riservata all’ospedale di Lodi per essersi schiantato con la sua Harley Davidson contro un veicolo che proveniva dalla direzione opposta, sulla strada provinciale a pochi chilometri da casa. E’ successo venerdì notte, attorno alle tre. A quanto parte Marco G. 41 anni, stava rientrando da Lodi dopo aver passato la serata con la moglie, che invece era in auto, quando, su un rettilineo, ha deciso di passare lui davanti. Invece si è scontrato con una Volkswagen Polo ed è stato proiettato a trenta metri di distanza in un campo. Ferito anche il conducente della vettura.Tutti i bar del paese visitati dai ladri. Succede a Caselle Lurani, nel Lodigiano, dove venerdì notte sono stati scassinati i videopoker di un bar in piazza Santa Caterina e di un altro in via Roma, praticamente dietro l’angolo, e poi anche nella notte tra sabato e domenica i soliti ignoti hanno anche forzato, senza fortunatamente riuscirvi, un infisso del bar dello sport. Ma non è finita qui, perché nel giardino di una villetta a fianco di uno dei bar c’erano accatastati dei mobili vecchi di qualche anno, e anche quelli sono spariti, senza che nessuno si accorgesse di nulla. Il sindaco Maria Giuditta Mamone tende a rassicurare i cittadini, ma ha già convocato un vertice con i commercianti: questo infatti, per il paese a metà strada tra Melegnano e Sant’Angelo, è l’ennesimo raid impunito.