Dopo oltre due anni di lavoro, il nuovo Piano strutturale comunale (Psc) arriva al vaglio dei consiglieri comunali nel primo dei passaggi che porteranno alla sua adozione. Primo passaggio che è stato di fronte ai membri delle commissioni 1 e 2 riunite congiuntamente su iniziativa dei rispettivi presidenti Stefano Perrucci e Guglielmo Zucconi. E la riunione si è rivelata fin da subito particplarmente accesa, basti pensare che la relazione dell’assessore Silvio Bisotti per illustrare i principali punti e le linee di questo Psc è iniziata alle 19 quando le commissioni si erano sedute alle 17.30. Riunione accesa, dunque. E il primo nodo da sciogliere ha riguardato la mozione pregiudiziale di Tommaso Foti di Fratelli d’Italia con la quale l’ex onorevole chiede che l’iter per l’adozione venga di fatto stoppato in modo da poter studiare meglio certe questioni che ad oggi appaiono trattate, dice Foti, “in modo confuso e contradditorio”. “Due anni e mezzo di studi, elaborazioni e pensieri – prosegue il consigliere – non sono bastati per riuscire a stendere una proposta degna di questo nome da sottoporre al Consiglio comunale”. E rincara la dose: “Gli allegati alla delibera sono davvero preoccupanti per i cittadini e gli operatori economici i quali dovrebbero trovarsi la vita semplificata da un piano comunale e non certo viceversa”.
Posizioni forti, quelle dell’ex deputato piacentino, che senz’altro non verranno accantonate ma saranno oggetto di nuovi interventi da parte di Fratelli d’Italia e delle minoranze. Ieri però la sua mozione pregiudiziale è stata respinta e la riunione congiunta delle commissioni è andata avanti con il tentativo, non facile, di arrivare a un punto d’accordo su come calendarizzare le prossime sedute, necessarie per trattare i vari argomenti legati al Psc, al Rue (il Regolamento urbanistico edilizio) e alla cosiddetta zonizzazione acustica. Sono arrivata varie proposte su come organizzare i lavori. Sempre Foti ha suggerito di programmare ogni mese il lavoro dello stesso consiglio comunale, a partire da dicembre che è notoriamente critico per la macchina amminustrativa con tutte le questioni irrisolte dell’anno che tendono a riemergere proprio negli ultimi giorni prima di Natale; Marco Tassi (Pdl) ha parlato di sedute serali e senza limite d’orario; il grillino Andrea Gabbiani ha sottolineato come solo per il Rue e la zonizzazione acustica ci vorranno almeno due riunioni diverse.
Morale, il calendario è ancora da fare e per ora l’unica riunione certa è quella fissata per giovedì prossimo alle 18. Poi si vedrà. “Qui c’è gente che lavora durante il giorno” ha tuttavia chiosato polemicamente Marco Tassi, stigmatizzando anche il gergo alla Gerry Scotti utilizzato dal persidente della commissione 2 Guglielmo Zucconi che, ad ogni decisione presa, dice “l’accendiamo”. “A me piace dire così” ha risposto, chiudendo la questione.
Finalmente, dopo un’ora e mezza dall’inizio della seduta, l’assessore Bisotti è riuscito a prendere la parola per esporre i punti salienti del Psc aiutato da un videoproiettore. E ha subito chiarito come nel nuovo Psc non siano previsti allargamenti di aree urbanizzabili tranne che per la vasta zona ora agricola tra le frazioni di Roncaglia e Borghetto ma solo a fronte di proposte concrete e sostenibili economicamente”.
L’altra grande partita a livello urbanistico, si sa, riguarda le aree militari e Silvio Bisotti ha anticipato ai membri delle commissioni come i confronti tuttora in corso con il ministero della Difesa stiano rivelando l’intenzione di mantenere in viale Malta il Polo di mantenimento pesante nord; e ciò a fronte di un’ulteriore apertura verso la restituzione alla città di aree ben più interessanti dal punto di vista ambientale come l’ex Pertite.