Nonostante la crisi c’è ancora chi si sente di esprimere la propria generosità. In questo caso davvero notevole ma che, purtroppo, sembra essere stata riposta nella persona sbagliata. A raccontarci quanto gli è accaduto, perché non succeda ad altri nel Piacentino e non solo è Michele, un pensionato che, per arrotondare, lavora ancora per la figlia e la aiuta a consegnare della merce in provincia.
E così qualche giorno fa, poco fuori dal centro abitato di Castelsangiovanni e dopo aver concluso le spedizioni, il piacentino vede al lato della strada un autostoppista, non certo un giovanotto, e decide di dargli un passaggio. Una volta salito l’uomo, di circa 58 anni, di origine barese e alto 1 metro e 68 circa, non solo appare molto gentile ma con una storia alle spalle davvero difficile. E così Michele, nel tragitto fino a Fidenza dove le loro strade si dividono, si impietosisce e decide di regalargli 200 euro.
Una bella cifra per un pensionato che, ci dice, ha la minima e arrotonda aiutando la figlia. Ma, tiene a precisare, “mi aveva fatto tenerezza quanto mi aveva raccontato. Che era arrivato qui per lavorare in un cantiere autostradale che, alla fine, non era mai partito e ora doveva tornare a Bari dalla sua famiglia. E tante altre storie, che il padre 80enne gli aveva prestato i soldi per arrivare in zona, che aveva 4 figli e non sapeva come mantenerli e mi è sembrata una brava persona, per cui mi è parso di fare un’opera di bene. Gli ho dato i soldi e poi mi sono sentito di aver fatto un’opera buona. Adesso mi mangio le mani”.
E’ qualche giorno dopo che Michele, tornato di nuovo sul tragitto da Fidenza a Castelsangiovanni per le sue consegne, si accorge di essere stato truffato. Perché proprio a Fidenza, davanti al bar dove si ferma di solito, rivede l’autostoppista. Chiede alla titolare, sua conoscente e lei gli rivela che “si vede spesso quel signore. Fa l’autostop verso Piacenza”. Il pensionato, deluso per quanto avvenuto, ha anche la forza di andare da quello che, a quando pare, sembra recitare la parte del bisognoso e gli dice: “Tu con me hai un debito di 200 euro”. E lui: “Sì, hai ragione Michele ma non posso ridarteli” gli risponde.
Il pensionato piacentino, doppiamente amareggiato, ha così deciso di farci questo segnalazione perché “questo signore, tutti i giorni, aggancia qualcuno nella tratta tra Fidenza e Castelsangiovanni. Mi sono informato: chi lo ha visto a Fiorenzuola, chi ad Alseno e in altri paesi lungo la via Emilia, sempre con la sua borsina in mano come se fosse in partenza. Non vorrei che altri potessero cadere nella sua truffa”.