Burattini:”Tutto nel Mondo è Burla cronaca di un sogno verdiano”

Nell'ambito del progetto “Educazione alla musica” promosso dalla Fondazione Teatri di Piacenza, martedì prossimo 19 novembre alle 9,15, andrà in scena al Salone degli Scenografi del Teatro Municipale lo spettacolo “Tutto nel Mondo è Burla cronaca di un sogno verdiano” – Spettacolo per Burattini e Ocarine ispirato alla vita e alle opere di Giuseppe Verdi.

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Lo spettacolo, pensato in occasione del Bicentenario della nascita del genio Giuseppe Verdi, celebra il maestro con musiche per settimino di ocarine, eseguite dal vivo, come dal vivo recitano i burattini e narra la vita di un sogno verdiano perché tutto ruota attorno al grande compositore, dagli insuccessi ai trionfi della maturità, considerando anche i risvolti politici e la rivalità con Wagner. Fra le vicende di vita vissuta fanno capolino i coniugi Macbeth, Rigoletto e sua figlia, Aida e persino Falstaff, che conclude l’incredibile viaggio con Verdi, il quale, dall’inizio della commedia è divenuto anziano e sussurrando ci lascia, perchè su ali dorate il suo pensiero ancora va.

L’idea di rappresentare questo spettacolo con musiche e dialoghi è nata per passione e si è trasformata in divertente e deliziosa realtà grazie alla collaborazione tra la Compagnia Burattini di Riccardo e il Gruppo Ocarinistico Budriese. Entrambi utilizzano strumenti popolari, teste di legno e flauti di terracotta, sono espressioni vibranti e sempre attuali di un’identità locale tanto sincera da poter essere esportata in tutto il mondo. La sinergia delle differenti espressioni artistiche, dà vita ad un’opera originale, omogenea e soprattutto di apprezzabile qualità interpretativa.

Gli arrangiamenti delle celebri arie tratte da Nabucco, Rigoletto, Trovatore, Aida e Traviata, eseguiti dal Gruppo Ocarinistico Budriese si alternano ai dialoghi scritti e recitati dalla compagnia Burattini di Riccardo. Lo spettacolo è stato creato sulla base delle partiture a disposizione, dopo un lungo ed approfondito studio sulla monolitica figura di Verdi e nel rispetto dei canoni della tradizione bolognese. Il linguaggio universale della musica crea un connubio ideale tre la teatralità, le voci e i movimenti dei burattini.

“Ipotizziamo di trovare Giuseppe Verdi di fronte ad un immenso specchio, che riflette non solo la sua immagine, ma anche il suo carattere, il suo pensiero e così pure i suoi capolavori musicali. A duecento anni  dalla sua nascita tutti vorrebbero recuperare tale specchio, ma, “forza del destino”, questo si rompe…” ha spiegato Riccardo Pazzaglia autore dei testi e dell'allestimento dello spettacolo che ha aggiunto “Con discrezione, abbiamo cercato di raccogliere alcuni frammenti di questo specchio magico per riproporli con la semplicità insita a strumenti popolari spontanei quali i burattini e le ocarine, tipicità della terra emiliana, la terra di Giuseppe Verdi”.

 

COMPAGNIA BURATTINI DI RICCARDO

 

La Compagnia approfondisce l’Arte antica e tutta da scoprire dei burattini, i quali dalla metà del settecento si sono rivelati come una autentica moda teatrale di aggregazione della città di Bologna. Al fine di mantenere viva la gloriosa tradizione delle teste di legno negli anni, oltre agli spettacoli, sono state allestite mostre, conferenze a tema e laboratori di costruzione e animazione di burattini sia per adulti che per bambini. Riccardo, capocomico e ultimo allievo del grande Demetrio Presini, oltre a scolpire le sue teste di legno, si occupa, assieme a Milena Fantuzzi della conservazione di tutti i materiali storici appartenuti al Maestro Burattinaio del passato raccolti nella Collezione Fantuzzi – Pazzaglia.

Riccardo Pazzaglia è nato a Bologna e fin da bambino è entrato nel mondo dei burattini, un gioco che l’ha avvicinato sempre più alle tradizioni dei burattinai bolognesi.  Il suo debutto ufficiale avviene a undici anni in una rassegna internazionale per l’Università di Bologna con uno spettacolo liberamente tratto dal Don Giovanni di Mozart. Viene segnalato dalla commissione del premio europeo RIBALTE DI FANTASIA per burattinai e scrittori di testi teatrali a Gonzaga e premiato prima come più giovane burattinaio d’Italia e in seguito per l’edizione del testo della fiaba “C’era una volta a Roccaspadona”.  Lo stesso premio gli viene assegnato successivamente anche per “Il Barbiere di Siviglia”, spettacolo realizzato con i Maestri Ocarinisti di Budrio.

 

La rinascita dell’arte burattinaia in ambito cittadino è frutto dell’impegno della Compagnia creata nel 1991. Divertimento, qualità e coerenza filologica e storica sono i concetti fondamentali che legano questi burattinai ai Maestri fondatori della tradizione bolognese. Recitare ogni spettacolo rigorosamente dal vivo con gli eroi dalla testa di legno significa conoscerne caratteri, passioni e virtù.

Milena e Riccardo, si dedicano a tempo pieno all’attività di burattinai, organizzatori e protagonisti di importanti eventi culturali. Nel repertorio della Compagnia, ricco di proposte teatrali, tra le ultime trasposizioni in chiave burattinesca troviamo “Le ultime ore di Ugo Bassi”, “La Fondazione della Torre Asinelli”, “Il Conte Ladro”, “Il Cardinale Lambertini”, “La Tentata Fuga di Re Enzo”, “Sganapino Valchirio” e “Lohengrin”.

 

GRUPPO OCARINISTICO BUDRIESE

 

Il Gruppo Ocarinistico Budriese continua una tradizione musicale più che centenaria, che ha legato indissolubilmente il nome di Budrio a quello dell’ocarina. L’ocarina (dal dialetto bolognese ucarina, «piccola oca»), nacque a Budrio, paese in provincia di Bologna, nel 1853 grazie all’estro di Giuseppe Donati. Costruite sette ocarine di dimensioni differenti, nel 1864 si formò il primo «Gruppo  Ocarinistico  Budriese»  he, con il  nome di “I Celebri Montanari degli Appennini”, si esibì per anni con successo nei maggiori teatri europei proponendo nei suoi concerti brani originali e arrangiamenti di celebri arie tratte da opere liriche.

Alla sonorità naif e inconfondibile tipica di un insieme di ocarine, si è aggiunta negli ultimi anni quella più classica di chitarre, flauti e mandolini. Ecco allora nuove ed inedite soluzioni timbriche, pur sempre legate all’atmosfera musicale del periodo d’oro dello strumento, la «Belle Époque»

Il Gruppo Ocarinistico Budriese, che nella sua attuale formazione è il risultato di un’evoluzione più che decennale, ha raccolto l’eredità musicale dei complessi ocarinistici sorti nel tempo a Budrio, con particolare riferimento a quelli degli anni venti e trenta diretti da Alfredo Barattoni. Al nucleo originale del gruppo, formatosi nella scuola d’ocarina di Budrio, si sono in seguito aggiunti musicisti di formazione classica. Attivo da molti anni, il GOB ha effettuato oltre ottocento concerti in Italia e all’estero ed inciso vari CD.

Tra i suoi impegni internazionali figurano: tournées in Australia; concerti a Stoccolma e Basilea; tournées a Cuba, Argentina e Cile ; la partecipazione al “15° Klap Op De Vuurpijl” ospite del Willelm Breuker Kollektief al teatro Bellevue di Amsterdam (1990); concerti a Caracas; concerti in Belgio; una tournée negli Stati Uniti durante la quale il Gruppo ha suonato presso varie sale da concerto e università a New York e Detroit .

Oltre a diverse apparizioni televisive in Italia e all’estero, il Gruppo ha partecipato alla realizzazione del disco Miserere di Zucchero ed alle registrazioni dal vivo dei concerti di “ANGELICA, Festival Internazionale di Musica” da cui è stato tratto un C.D.

Per info e biglietti è possibile rivolgersi alla biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza, in via Verdi 41, al numero di telefono 0523.492251 o al fax 0523.320365 o all'indirizzo mail biglietteria@teatripiacenza.it.