“Spazi ai diritti: vogliamo un riconoscimento, come cittadini e studenti, vogliamo la riappropriazione di ciò che è comune, del vero senso della democrazia”. In vista del 17 Novembre, data internazionale dei diritti dello studente, il sindacato Unione Degli Studenti (UdS) ha lanciato tre date di mobilitazione e di approfondimento di temi civili che sono volti a coinvolgere non solo i giovani piacentini ma anche la cittadinanza per mostrare e stimolare la partecipazione a temi di attualità e di responsabilità del senso di cittadinanza e di consapevolezza dei diritti.
Il 14 Novembre alle ore 14.30 hanno aderito all'assemblea promossa da Cgil, Arci e Libera che si terrà nel Salone Mandela alla Camera del Lavoro, in via XXIV Maggio. Un incontro, per approfondire il tema dell'immigrazione, per sensibilizzare la popolazione, tema controverso e fortemente dibattuto ultimamente in seguito alla strage di Lampedusa.
Venerdì 15 Novembre alle ore 15:30 dal liceo scientifico L. Respighi partirà un corteo per gridare che “Non c'è più tempo” per aspettare le risposte da un governo, da una politica, da una classe dirigente sordi alle istanze di studenti e di cittadini, che rivendicano non solo in questa giornata, in varie città di Italia, mobilitando decine di migliaia di studenti, ma quotidianamente il diritto al lavoro e all'istruzione. Il diritto di accedere ad alti gradi di studi indipendentemente dalla propria condizione economica, nel pieno rispetto degli articoli 3,33,34 della Costituzione.
Ultima giornata, "che non rappresenta un momento conclusivo della mobilitazione ma vuole stimolare all'avvio e al proseguimento di un percorso di rivendicazioni per un paese che finalmente dia centralità ai saperi, per uno sviluppo effettivo all'insegna della democrazia, dei diritti e della cultura" hanno spiegato.
Sabato 16 Novembre alle ore 15.30, sempre dal liceo L. Respighi partirà una catena umana composta dai ragazzi dell'Unione Degli Studenti, da Acqua Bene Comune, da Legambiente, dal Comitato Pertite e dal Comitato due Piazze: Cittadella e Casali, per rivendicare la riappropriazione del “comune”, degli spazi che appartengono alla cittadinanza. Richiedono luoghi fisici come gli spazi di aggregazione giovanile (in particolare il dibattito è focalizzato attualmente sulla circoscrizione 2 in via XXIV Maggio), le palestre e il Parco Pertite, ma anche beni comuni come l'acqua. "Stiamo assistendo al crollo della democrazia in una città dove non viene rispettata la decisione di 30mila cittadini piacentini che hanno espresso in un Referendum la volontà di trasformare l'ex area della Pertite in un parco – scrivono gli studenti – in una città in cui l'attuale sindaco, in campagna elettorale, aveva firmato pubblicamente un documento in cui aveva dichiarato di attuare una variante al piano regolatore per realizzare il parco Pertite. Siamo spettatori di un degrado della democrazia a livello nazionale, dove non viene rispettato il Referendum del 2011 sulla gestione dell'acqua, in cui più di 25 milioni italiani hanno votato per la pubblicizzazione della stessa. Non c'è più tempo per assistere inermi e passivi alla privatizzazione di beni comuni, come gli spazi, le aree verdi, l'acqua e i saperi, per assistere all'opera di sgretolamento della democrazia sia a livello locale sia a livello nazionale, a un potere e un interesse economico che è più forte del dettame popolare, a una sfiducia crescente nella classe politica dirigente, a una corrosione della partecipazione popolare e democratica alle scelte e alle decisioni che riguardano il popolo". E alla fine hanno ribadito il loro slogan: "Spazi ai diritti”.