Processo Bazzoni, parla la difesa: “Nessuna estorsione, assolvetelo”

 È stato è il giorno della difesa nell'ambito del processo a carico di Carlo Bazzoni, noto commercialista piacentino accusato di estorsione e tentato millantato credito nei confronti di numerosi imprenditori. Accusa che si è concretizzata nella richiesta di condanna formalizzata dal pm Antonio Colonna nella scorsa udienza: otto anni di reclusione. Richiesta a cui si è associata la parte civile che ha anche quantificato il risarcimento dei danni in un milione di euro da liquidare ai fratelli Ferrari, titolari della ditta Fms che hanno sporto la denuncia nei confronti del professionista da cui è poi partita l'indagine della guardia di finanza sfociata nel processo in corso di svolgimento. Un "sistema Bazzoni", secondo la pubblica accusa, in base al quale i clienti del commercialista venivano terrorizzati con la prospettiva di sanzioni abnormi a meno che non si fossero rivolti a lui, in grado di ammorbidire i controlli.
"Non c'è nessun episodio in grado di provare le accuse del pm" ha affermato in maniera categorica l'avvocato Paolo Fiori, difensore di Bazzoni appena prima di chiedere l'assoluzione perché il fatto non sussiste e comunque per non aver commesso i reati ipotizzati dal pubblico ministero. Nessuna prova, nessuna testimonianza che parli di condotte illecite da parte del professionista, nemmeno di "secondo piano" come eventuali pagamenti in nero, rispetto al quadro accusatorio ipotizzato. Morale, assoluzione.
Entro la mattinata è prevista l'arringa del codifensore di Bazzoni, l'avvocato Luigi Stortoni del foro di Bologna, le repliche del pm Antonio Colonna dopodiché il collegio presieduto dal giudice Italo Ghitti, con Maurizio Boselli ed Elena Stoppini a latere, si ritirerà in camera di consiglio. La sentenza dunque potrebbe arrivare nel corso della giornata.

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