Pronto soccorso Piacenza, ultime operazioni per completare l’opera

Conto alla rovescia per l’apertura complessiva del nuovo Pronto soccorsodell’ospedale di Piacenza. Nelle prossime settimane sono in calendario le ultime operazioni per completare la riqualificazione degli ambienti. A lavori ultimati, lo spazio sarà raddoppiato rispetto alla configurazione iniziale. Ancora per qualche tempo, quindi, gli utenti si troveranno di fronte ad alcune situazioni temporanee, decisive per completare gli ultimi lavori.

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Si prosegue nella logica finora attuata: si rendono progressivamente disponibili nuovi locali, progredendo nella realizzazione del progetto per stralci, in modo da salvaguardare le normali attività del Pronto soccorso e, contemporaneamente, avanzare con i lavori previsti.

La prima area a essere completata è quella dedicata ai codici gialli e rossi, che sta entrando gradualmente in funzione. “Per il politraumatizzato, che oggi attraversa la sala d’attesa, viene creato – spiega il direttore Andrea Magnacavallo –  un percorso dedicato”.  Sempre per i casi più gravi, è prevista una shock room, ovvero un stanza dove saranno trattate le emergenze a rischio vita. 

Progressivamente il Pronto soccorso ortopedico sarà trasferito in nuovi locali attigui agli attuali, mentre negli spazi liberati inizieranno i lavori per trasferire gli ambulatori di Ortopedia, ora collocati nel nucleo antico dell’ospedale (edificio 4).

 

Per quanto riguarda gli spazi dell’Osservazione breve intensiva (Obi), il cronoprogramma prevede a breve il completamento dell’allestimento degli arredi, con il successivo trasferimento delle attività oggi temporaneamente dislocate al di fuori del Pronto soccorso, in contiguità con la Medicina d’urgenza (secondo piano, blocco C del polichirurgico).

 

Altro tassello importante è l’area dedicata alla Radiologia d’urgenza, già oggi parzialmente funzionante. Nella nuova Radiologia d’urgenza è previsto il potenziamento tecnologico, con il raddoppio della radiologia tradizionale e l’installazione di una nuova Tac, per la quale sono in corso le procedure di acquisto. La Radiologia d’urgenza, così configurata, consentirà al Pronto soccorso di essere pressoché completamente autonomo dal punto di vista radiodiagnostico.

 

Ultimo tassello sarà la realizzazione di uno spazio decentrato destinato ad ambulatori per la consulenza specialistica e a locali di lavoro medici.

 

A gennaio, una volta completati la Radiologia e anche quest’ultimo settore del Pronto soccorso, l’intera opera potrà considerarsi terminata e quindi essere ufficialmente consegnata alla città, con il taglio del nastro di rito alla presenza delle autorità.