E’ stata ospite nel pomeriggio della Fondazione di Piacenza e Vigevano per una serie di letture ma, nonostante il suo primo interesse sia il teatro, non gli è stato possibile sfuggire da un tema che ha fatto e farà ancora parlare per molto nel mondo sportivo. Parliamo di Bedy Moratti, sorella di Massimo, fino a poco tempo fa patron indiscusso dell’Inter. E non è che lei sia totalmente avulsa dalla questione, visto che ricopre il ruolo di presidente onorario della società di via Durini a Milano. “La cosiddetta ‘era Tohir’ non è ancora iniziata, c’è ancora un’assemblea il 15 novembre da svolgere. Non credo che cambi molto a breve. Poi si vedrà in futuro. Comunque sono decisioni che prenderà mio fratello. Per il momento rimane tutto così” ha detto, per rassicurare i tifosi. E poi ha scherzato, quando gli abbiamo chiesto se fossero loro ad aver iniziato, per prepararsi alla nuova gestione, ad imparare l’indonesiano o il contrario: “Temo che dovrà essere Tohir a imparare l’italiano. Anche solo per poter venire allo stadio e gridare forza Inter”.
Al di là della cessione della storica società della famiglia Moratti, però, Bedy si è esibita nell’auditorium della Fondazione nell’ambito del quarto appuntamento de “L’innocente diventa colpevole”, il ciclo Ciclo di “Incontri con l’autore – Fame e sete di giustizia: La storia della colonna infame di Alessandro Manzoni” .