Partirà venerdì 8 e si concluderà domenica 17 la colossale “Trilogia d'autunno” diretta da Cristina Mazzavillani Muti che porterà al Teatro Alighieri di Ravenna Macbeth, Otello e Falstaff: fra i protagonisti anche le realtà piacentine dell'Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” e il coro del Teatro Municipale. Ci saranno anche le realtà piacentine dell'Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” e del Coro del Teatro Municipale nel grandioso progetto della Trilogia d'autunno diretta da Cristina Mazzavillani Muti da domani sera fino al 17 novembre proporrà al Teatro Alighieri di Ravenna Macbeth, Otello e Falstaff. La realtà orchestrale e quella corale, dirette rispettivamente dai maestri Nicola Paszkowski e Corrado Casati, tornano infatti a Ravenna per sancire la conclusione dell'omaggio verdiano di Mazzavillani Muti iniziato proprio lo scorso anno con la rappresentazione della Trilogia popolare composta da Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata: quest'anno invece la regista ha pensato bene di focalizzarsi sulle opere che il “Maestro di Busseto” compose traendo ispirazione dai capolavori di Shakespeare. Per farlo ecco realizzarsi un grande lavoro laboratoriale a cui hanno partecipato anche il light designer Vincent Longuemare, il visual designer Davide Broccoli, lo scenografo Ezio Antonelli e Alessandro Lai che firma i costumi: trait d'union delle tre messe in scena sono l'utilizzo sapiente delle nuove tecnologie e il protagonismo giovanile esemplificato non solo nella partecipazione dell'Orchestra “Cherubini”, ma anche all'interno degli stessi allestimenti.
Otello vive dell’affascinante contrasto tra luce e oscurità, Falstaff prende corpo attraverso la magia delle proiezioni dei luoghi verdiani come Roncole, Sant’Agata e Busseto catturate dagli scatti fotografici dei giovani partecipanti al progetto VerdiWeb 2012 e in Macbeth infine, dove le due dimensioni convivono, lo scenario visuale è ispirato ai lavori grafici di Alberto Martini, precursore del movimento surrealista. Si inizia dunque domani alle 20.30 con la rappresentazione di Macbeth (repliche il 12 e il 15) che, come lo ha definito la regista, “è un valoroso che ancora non conosce se stesso: crede di essere forte, ma al primo inciampo si ritrova debole come un bambino”. Sabato 9 alle 20.30 è la volta di Otello (repliche il 13 e il 16 alle 20.30) e infine domenica 10 alle 15.30 tocca a Falstaff (repliche il 14 alle 20.30 e il 17 alle 15.30).