In Consiglio comunale "brilla" l'assenza non certo casuale degli assessori dei quali il sindaco Paolo Dosi ha dichiarato di essere imbarazzato (Francesco Cacciatore, Silvio Bisotti, Pierangelo Romersi e Giovanna Palladini). Sullo sfondo della seduta le tensioni e le divisioni interne al Pd rese ancor più manifeste dall'esito del congresso (che ha premiato i renziani di Gian Luigi Molinari). Legittimo ritenere che l'assenza in massa rappresenti un chiaro messaggio di disappunto nei confronti del sindaco renziano, specialmente dopo le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi. Il Movimento 5 Stelle contro i commercianti abusivi di fiori, argomento venuto alla ribalta nei giorni scorsi in occasione della festività di Ognissanti. Durante le comunicazioni in Consiglio comunale, il consigliere Andrea Gabbiani ha chiesto "che il Comune prenda posizione contro questa forma di lavoro nero". Tommaso Foti (FdI) ha evidenziato la mancanza in aula degli assessori che "imbarazzano il sindaco" per poi ricollegarsi al problema della sicurezza e dell'ordine pubblico chiedendo al Comune di varare con la prefettura "un patto per la sicurezza". "Lei è in imbarazzo, ma i cittadini hanno fatto indigestione di furti subiti. Il sindaco pensa alle vicende interne al Pd e non alle emergenze della città. Numerose città hanno stipulato un patto della sicurezza con le prefetture che ha portato, ad esempio a Bologna, Ferrara e Modena, delle risorse aggiuntive per la sicurezza. Sarebbe opportuno mettere in piedi degli interventi efficaci. Cosa si aspetta a intervenire contro una prostituzione talmente dilagante che è arrivata addirittura a ridosso del centro storico. Altro argomento importante è quello di cercare di monitorare l'abusivismo commerciale". Foti, che ha annunciato la presentazione di una mozione, ha anche suggerito di fare qualcosa contro la violenza sui minori in termini di accattonaggio e contro il bullismo "che sta diventando una regola del vivere incivile". Ha parlato poi del degrado "che si verifica sul Lungo Po". "Di tutte queste cose il sindaco deve provare imbarazzo". Attacchi a Dosi sono arrivati addirittura dall'interno, dai Moderati per Dosi. "Sindaco noi non siamo pro Valla o pro Molinari. Noi siamo per Piacenza. L'attività del partito non deve interferire sul lavoro dell'amministrazione. Alla città non interessano le divergenze all'interno della giunta, ma che tutti gli assessori pongano in essere le iniziative per risolvere i nostri problemi che non mancano di certo". Colla ha poi scongiurato qualsiasi eventuale rimpasto di giunta (tornano le voci che il primo cittadino vorrebbe tagliare Palladini e Romersi). "Occorre ricompattare questa giunta che dovrebbe incominciare a trottare". Ha rincarato la dose il leghista Massimo Polledri: "Questa amministrazione ha fatto tanti proclami e pochi fatti". Di allarme furti ha parlato anche il capogruppo Pd Daniel Negri: "In città c'è un senso di impotenza, bisogna dare una risposta".
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