Il settore ovicaprino per la zona collinare e montana della nostra provincia rappresenta un’attività significativa ed in continua evoluzione. Ma proprio per le caratteristiche morfologiche delle zone per le condizioni in cui si trovano ad operare gli operatori, si tratta di un settore costretto ad affrontare non poche difficoltà, prima fra tutti gli attacchi di animali selvatici che anche negli ultimi mesi hanno provocato l’uccisione di diversi animali.
Per tali motivi, ma soprattutto per valorizzare produzioni e attività fondamentali, Coldiretti Piacenza ha voluto ufficialmente costituire una commissione ad hoc per sostenere e accompagnare gli oltre 50 operatori del settore della nostra provincia.
“Attraverso questo gruppo, ha ribadito Niccolò Lavezzi allevatore di Gazzola, nominato responsabile della commissione, vogliamo iniziare a far comprendere che siamo un settore significativo, indispensabile per le nostre colline e montagne e che può rappresentare un fiore all’occhiello anche in termine di produzioni e di tutela ambientale; certo serve un confronto continuo con le istituzioni e gli enti locali; per questo lavorare insieme è indispensabile. Nel nostro territorio siamo oltre 50 allevatori, ma spesso ci sentiamo abbandonati a noi stessi. Non possiamo più permettercelo, perché la chiusura degli allevamenti rappresenterebbe sicuramente una grande perdita per il territorio, sia in termini di prodotti di eccellenza, sia di presidio delle zone più impervie, manutenute e curate grazie ai pascoli e agli animali”.
Durante il primo incontro, tenutosi nei giorni scorsi presso la sala consiglio di Coldiretti Piacenza, e coordinato da Fabio Perino tecnico dell’Organizzazione, sono stati affrontati temi molto attuali, ed in particolare l’aumento del numero di capi razziati dai lupi. La normativa oggi permette solo interventi preventivi che però nel caso di greggi al pascolo o per coloro che effettuano la transumanza, non risultano efficaci. E’ stato inoltre sottolineato che fino ad oggi le azioni messe in campo dall’Amministrazione Provinciale non sono state né efficaci e nemmeno tempestive. La commissione si è impegnata, pertanto, a redigere un documento che sarà poi presentato agli organi competenti per studiare insieme le possibili azioni.
Un altro tema posto all’attenzione dei presenti è stata la possibilità di convenzionare strutture che possano macellare secondo i canoni previsti dal rito islamico; “le richieste, ha ribadito Lavezzi, sono in continuo aumento ed è giusto che noi riusciamo ad “incontrare” anche questi consumatori”.
Sono tanti gli argomenti che abbiamo affrontato, ha sottolineato Perino, come ad esempio la possibilità di incontrare aziende che producono pannelli per la bioedilizia a base di lana di pecora; anche in questo caso si tratta di un mercato in espansione che dobbiamo prendere in considerazione e approfondire; inoltre abbiamo presentato un documento redatto dalla regione Emilia Romagna che propone iniziative per il settore, in vista della elaborazione del prossimo piano di sviluppo rurale 2014/2020 e sulla quale faremo pervenire le nostre osservazioni.
“Sono molto orgoglioso dell’incontro ha concluso Lavezzi e ritengo possa essere un momento formative e informativo molto, per questo motivo invito tutti gli allevatori del settore ovicaprino a contattare Fabio Perino presso gli uffici di Coldiretti Piacenza per partecipare ai prossimi appuntamenti”.