Borgonovo si mobilita per la ricerca contro il cancro

Cinquemila euro per la ricerca sui tumori a Piacenza. L’altro giorno sono stati consegnati ad Amop, nelle mani di Luigi Cavanna, direttore del dipartimento di Oncoematologia dell’Ausl di Piacenza, i fondi raccolti grazie a un’iniziativa svoltasi a Borgonovo. La Pro Loco, grazie alla fattiva collaborazione della compagnia teatrale I Viaggiattori, ha portato in scena il musical Hairspray. La serata ha permesso di raccogliere fondi e far conoscere ai circa 400 spettatori presenti l’attività dell’Associazione malato oncologico piacentino.

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“Siamo molto orgogliosi – spiega il presidente della Pro Loco di Borgonovo Carlo Cavallari – di aver raggiunto questo traguardo di solidarietà grazie al contributo di tante persone diverse”. Oltre agli ingressi al musical, si sono aggiunti anche fondi donati dalla famiglia Garbi e contributi della stessa compagnia de I Viaggiattori. Il gruppo, costituito da una cinquantina di appassionati di canto, ballo e recitazione, annovera interpreti di una fascia d’età variegata, dai 16 anni in su. Anche i protagonisti del musical hanno voluto partecipare attivamente alla cordata per l’Amop, non solo portando in scena il loro spettacolo ma anche raccogliendo fondi tra gli attori e familiari. “Una sera, per caso mentre guardavo la tv – è il racconto di Angelo Garbi – ho pensato che era importante fare qualcosa per i malati di tumore del nostro territorio. La Pro Loco di Borgonovo, sempre sensibile ai temi sociali, ha organizzato lo spettacolo e direi che l’esito è positivo”. “C’è stato un bel gioco di squadra – conclude il presidente Cavallari – che ci ha permesso, grazie al contributo anche piccolo di tante persone, di arrivare a raccogliere 5mila euro”.

“È molto importante – è il commento del dottor Cavanna – non solo raccogliere fondi, che per noi sono sempre molto preziosi, ma anche far conoscere alla popolazione l’attività di Amop”. Attraverso queste iniziative, aggiunge il primario, si può sensibilizzare la gente sul tumore, una parola che ancora oggi fa paura: “Più riusciamo a fare ricerca, più opportunità diamo ai malati di vivere più a lungo e meglio”.