Due progetti paralleli si affiancano al noto “Progetto Scuole”

La delegazione provinciale comitato italiano Paralimpico sta presentando in questi giorni a Piacenza il “Progetto scuole” 2013-2014  rivolto agli studenti diversamente abili.

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Il generico “Progetto Scuole”, partito dieci anni fa in sordina alla Scuola A. Frank ha assunto via via in questi anni dimensioni sempre più vaste nonostante le difficoltà finanziare e organizzative. Giusto un ripensamento da parte della Delegazione Provinciale in quanto il rapporto quantità di classi (negli anni si era arrivato al massimo di 175) e livello qualitativo con l' handicap della carenza di finanziamenti potevano provocare inconvenienti a svantaggio degli utenti.

Bisogna sempre tenere presente che l' utenza é altissima, attorno ai 900 studenti, e che al massimo si arriva a far fare attività a circa 150 di loro.

Il progetto allora é stato integrato da due progetti paralleli dando un indirizzo  più mirato: Paralympic Sport & benessere 2.0 (rivolto solo alle scuole medie e superiori) e i Laboratori Sportivi (rivolto alle scuole medie inferiori e agli istituti professionali)  per una precisa attività di gruppo, prevalentemente pomeridiana in abbinamento ai Gruppi Sportivi Scolastici, ma da studiarsi anche per il mattino.

E' ben vero che in questo modo vengono penalizzate le scuole primarie, ma queste hanno già altri interventi da parte del Coni e del Csa e da parte delle società sportive. In questi casi il Cip non agisce direttamente , ma è  a disposizione di chi opera per la parte relativa alla disabilità qualora venga richiesto l' intervento.

Anche l' obiettivo primario dell 'integrazione con l' attività sportiva nelle scuola, seppure con i compagni di classe, viene potenziato dall' inserimento degli studenti disabili  nelle società sportive. Impegno non facile per una resistenza da parte delle società sportive anche di quelle che, pur facendo parte di Federazioni paralimpiche, sono prive  di esperienza e possibilità nello sport per i disabili. Anche in questo caso il Cip é comunque a disposizione per aiuto e supporto.

I tre progetti vengono  presentati alle Scuole in questi giorni per studiarne la migliore attuazione.

La modifica  introdotta va anche vista alla luce del movimento culturale che sta venendo avanti sulla spinta di tutte le Istituzioni  sportive, sanitarie e politiche che stanno propagandando a piena voce la necessità che lo sport, anche di alto livello,  sia agganciato a un “sano stile di vita”

Il Progetto é comunque una attività della quale beneficiano anche gli studenti normodotati in quanto  fanno attività assieme agli studenti disabili.

Ben oltre 1.000 ore di attività nelle scuole sono in linea con le nuove direttive regionali che vogliono combattere l' isolamento dei “non campioni”, dei disabili , combattere l' obesità e l' abbandono dell' attività sportiva da parte dei ragazzi che non sono destinati a diventare campioni.