Arriva l’altolà della Provincia sulla possibilità che alcuni rifiuti del Lodigiano possano essere smaltiti nell’impianto Buzzi di Vernasca.
“Il vicecommissario della Provincia di Lodi Mariano Savastano – ha sottolineato l’assessore alle Politiche ambientali della Provincia di Piacenza Patrizia Barbieri – non ha alcun titolo per pensare di predeterminare l’esito di decisioni che competono alla Amministrazione Provinciale di Piacenza e ai comuni del suo territorio. Non si capisce quindi sulla base di quale fondamento il vicecommissario possa affermare che combustibile secondario derivante da rifiuti del lodigiano sarà utilizzato da qui a sei mesi nell’impianto Buzzi di Vernasca. La società Buzzi ha presentato alla Provincia una richiesta di autorizzazione in tale senso, ma l’esame di tale domanda non è ad oggi neppure avviata poiché sono in corso approfondimenti sulle procedure da seguire. E’ quindi del tutto singolare ed improprio che il vicecommissario Savastano si spinga ad anticipare l’esito di decisioni che non competono alla Provincia di Lodi e per le quali l’ente competente, la Provincia di Piacenza, non ha neppure avviato il percorso istruttorio”.
“Rimarco inoltre – ha concluso l’assessore Barbieri – che i Comuni piacentini sono già parte attiva insieme alla Provincia nelle decisioni da prendere e che, come regolarmente avviene, verrà condiviso ogni passaggio con il territorio”.
Sul tema si è espresso con toni preoccupati anche il sindaco di Morfasso Enrico Croci: “Dalla stampa apprendo che rifiuti dei comuni lodigiani verranno smaltiti in Val d’Arda presso lo stabilimento Buzzi Unicem. Mi pare che si sia di fronte ad un comportamento istituzionale e imprenditoriale quanto meno non trasparente nei confronti, in primo luogo, degli abitanti della valle e, in secondo luogo, nei confronti delle autonomie locali che – ad oggi – risultano ignorate, nonostante l’importanza della questione. La doccia fredda è giunta, come detto, a mezzo stampa: i dubbi che sorgono spontanei sono riferiti all’asserito confronto istituzionale fra Province di cui siamo all’oscuro e di cui saremmo curiosi di conoscere l’iter, oltre che lo stato dei fatti. Quale sindaco di Morfasso chiedo – da subito – la convocazione di una riunione in cui si faccia chiarezza su di una vicenda che coinvolge migliaia di persone, sulla testa delle quali non puo’ passare la decisione – se assunta – di bruciare i predetti rifiuti, tenuto conto dell’impatto negativo per il nostro territorio che la stessa si porterebbe dietro. La mia non e’ una protesta isolata ma condivisa anche dal sindaco di Vernasca e che vogliamo estendere ai Comuni limitrofi, nonchè a tutte le istituzioni coinvolte. Chi decide di investire sul nostro territorio con queste premesse non può che trovare l’opposizione di amministratori determinati a difendere non solo il territorio della Val d’Arda ma anche la dignità delle persone che la abitano. Siamo poco interessati a recuperare una manciata di soldi a titolo di compensazione ambientale: il nostro territorio e’ infatti già stato troppe volte violato, e la viabilità precaria, a dire poco sconsolante, si mostra del tutto inadatta a sopportare il trasporto pesante. La Val d’Arda, una delle meravigliose valli del piacentino, punta da tempo sul turismo, forte di una natura straordinaria e di ospitare alcuni fra i borghi più’ belli d’Italia: ragioni piu’ che valide che impongono chiarezza nelle iniziative imprenditoriali e trasparenza istituzionale”.