Comune, Imu ritoccata dal 4,8 al 6 per mille. Il centrodestra: “Una truffa”

L'argomento Imu infiamma il dibattito in commissione con il centrodestra che attacca la giunta Dosi al grido di "manovra truffaldina". Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale ha ritoccato l'aliquota Imu dal 4,8 al 6 per mille, precisando tuttavia che "il provvedimento non ricadrà sulle tasche dei cittadini". L'assessore al bilancio Pierangelo Romersi ha spiegato in commissione che l'approvazione di tale aumento si giustifica con la necessità di coprire due milioni di euro che mancano dal bilancio 2013 a fronte di un'incertezza circa l'ammontare dei trasferimenti dello Stato sul Fondo di solidarietà per i Comuni che dovrebbero andare a coprire i mancati versamenti Imu sulle prime case. "Siamo pronti poi a correggere il tiro in fase di assestamento di bilancio – ha aggiunto Romersi – che è prossimo ad arrivare in aula. O addirittura a tornare indietro nel caso ci arrivino più soldi". Di fatto all'appello mancano più di 2 milioni di euro. Finora infatti a titolo di acconto lo Stato ha versato nel Fondo 8 milioni a fronte dei 10,3 necessari. Sono esclusi dal beneficio dell'esenzione di Imu su prima casa i titolari degli immobili catastali A1, A8, A9, "che saranno tartassati (che pagavano il 6 per mille e continueranno a farlo) – ha denunciato Tommaso Foti di Fratelli d'Italia – Non è vero che i cittadini non vengono toccati. Si passa da cittadini che pagano lo 0 per mille ad altri che pagano il 6. È questa l'equità sociale in cui credete? Avremo così degli attici che non pagheranno e degli altri che tengono gli immobili vincolati che continueranno a pagare lo stesso. Questa è discriminazione. Quei fondi vanno pretesi dal governo. Invece come misura di quadratura dei conti, ci si avvale di una norma che permette di alzare fittiziamente le aliquote in modo da incassare quello che si era preventivato. E se poi lo Stato non trova le copertura scattano le clausole di salvaguardia che fanno aumentare le accise, cioè le tasse per i cittadini". Il ragionamento dell'amministrazione non ha convinto nemmeno Pdl, Misto, M5S e Sveglia che hanno votato contro. Il provvedimento è stato comunque approvato con i voti del centrosinistra.

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