Le società sportive piacentine: “Modificare delibera sui contributi”

 Ancora una volta le società hanno partecipato in massa anche a Piacenza all'iniziativa “Noi sosteniamo l’attività motoria e sportiva”, il progetto nato dall’accordo siglato nel 2012 da Regione Emilia-Romagna (Assessorato alle politiche per la salute e Assessorato allo sport), Comitati regionali del Coni e del Cip (Comitato Italiano Paralimpico) e dagli Enti di promozione sportiva emiliano-romagnoli e che ha come obiettivo quello di rafforzare gli aspetti positivi e di salute connessi alla pratica regolare dell’attività fisica e sportiva, fin dalla scuola primaria e in tutte le fasce di età, favorendo la diffusione di una cultura che non lasci indietro nessuno, che rifugga quindi l’esasperazione agonistica contribuendo alla partecipazione di tutti e alla coesione sociale.
Ma oltre all'ascolto attento e partecipato, questa volta le 80 società che hanno affollato l'Auditorium del Coni di Piacenza hanno lanciato un grido di allarme, di cui il Delegato Provinciale, Robert Gionelli si farà portavoce. E' necessario che la delibera regionale che assegna i fondi regionali possa equiparare le società iscritte al registro del Coni a quelle iscritte nel registro del volontariato, per non escludere in partenza la quasi totalità del mondo sportivo.
Una forte incongruenza che nasce anche dal fatto che ben 100mila euro dei 350mila totali saranno assegnati a chi ha partecipato a questa iniziativa, rispettando, però, l'obbligo dell'iscrizione ad un registro che è quasi sconosciuto al mondo sportivo.
Una difficoltà che è stata raccolta da Claudia Serra, dirigente dell'Assessorato allo sport della regione, che ha introdotto l'iniziativa, rispondendo subito alle prime domande degli intervenuti.
E' stata poi la volta del Coni regionale, con il vice presidente Giuliano Grandi, che ha chiesto agli intervenuti di fare un salto di qualità, nell'ottica di una nuova visione di società sportiva come impresa sociale multifunzionale e di un volontariato sempre più professionale. Quindi Gianni Scotti, presidente CIP Emilia Romagna ha posto l'accento sull'importanza dell'inclusione nell'ottica di una visione nuova e integrata delle diversità.
I contenuti sono stati elaborati da Giorgio Chiaranda del dipartimento di sanità pubblica dell'Azienda Usl di Piacenza, che ha illustrato i vantaggi dell'attività sportiva non solo come prevenzione, ma pure come possibile medicina per alcune patologie, mentre Giacomo Abate ha illustrato gli aspetti benefici del movimento e dell'attività fisica sulla salute.
L'aspetto psicopedagogico dell'influenza dello sport sui giovani è stato l'argomento trattato dalla psicologa Chiara Sergenti mentre un esempio pratico lo ha portato Maria Teresa Grilli con l'esperienza concreta e multisportiva della società GiocaFaenza che accompagna i ragazzi dai 3 agli 11 anni attraverso le più diverse esperienze sportive fino alla scelta consapevole dell'attività più adatta, in uno spirito di inclusione totale con ragazzi disabili e con i genitori.
A coordinare i lavori Francesca Vitali, della Facoltà di scienze motorie della facoltà di Verona e il giornalista Matteo Fogacci

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Il percorso formativo continua lunedì 21 ottobre alle ore 19.30 presso l’Hotel Cube, Via Masotti 2 a Ravenna.
Per partecipare agli incontri formativi, che sono gratuiti, tecnici, istruttori e dirigenti delle società sportive possono contattare il CONI dell’Emilia Romagna al numero di telefono 051 551192 oppure scrivendo a sdsemiliaromagna@coni.it oppure è possibile compilare le schede di partecipazione direttamente dal sito internet www.coniemiliaromagna.org.