L’ultimo tassello della maxi inchiesta dei carabinieri, sul presunto coinvolgimento di agenti della questura nello spaccio di cocaina a Piacenza, va al suo posto in attesa del processo. Paolo Bozzini, 41 anni, andrà infatti agli arresti domiciliari. L’agente, che sarà giudicato con rito abbreviato come quasi tutti i suoi sei colleghi, dovrà rispondere delle accuse di detenzione, trasporto ed acquisto ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina e falso. L’udienza è stata fissata per il 28 novembre davanti al giudice per le udienze preliminari, Gianandrea Bussi.