La Confedilizia di Piacenza plaude alla Polizia di Stato, agenti della quale hanno colto sul
fatto e denunciati alcuni graffitari. “E’ un fatto inedito, nella nostra città – rileva l’Associazione dei
proprietari di casa – dove alla repressione del fenomeno si è dedicata attenzione, anche con
indagini sui segni personali distintivi dei graffitari stessi, ma sempre senza esito per la difficoltà di
individuare i responsabili”.
La Confedilizia sottolinea che si tratta di un grave reato (“anche per
l’abbassamento del livello di sicurezza percepito che provoca nella cittadinanza”) e che il
legislatore ha individuato come particolarmente pericoloso ai fini sociali (“a parte i continui danni
materiali alle proprietà, private e pubbliche”).
Nel caso di Piacenza – continua il comunicato della
Confedilizia – ricorre poi l’ipotesi aggravata (trattandosi di immobili situati nel centro storico),
perseguibili d’ufficio, e con la previsione che la libertà condizionale per il reato (punito a titolo di
delitto) non possa essere concessa se non a ripristino effettuato del bene deturpato. Ricorre inoltre
anche la violazione del Regolamento di Polizia locale recentemente modificato, per cui
l’Associazione Proprietari Casa è certa che anche il Comune e la Polizia urbana faranno quanto
nei loro compiti per intervenire anche in questa fattispecie, pure penale.
La Confedilizia, rinnovando i propri complimenti e ringraziamenti al Questore e, in
particolare, agli agenti che hanno individuato gli autori del reato, auspica ora che la Procura della
Repubblica e il Tribunale monocratico (sua essendo la competenza a giudicare la ricorrente ipotesi
aggravante) possano al più presto occuparsi del caso.