Un operaio piacentino ha patteggiato cinque mesi e venti giorni – pena sospesa – per aver custodito in casa, senza regolare licenza, una pistola Derringer calibro 22 alla quale era stato abraso il numero di matricola. A trovare l’arma, in gennaio, erano stati i carabinieri del nucleo operativo del reparto operativo di Piacenza. Tre giovani piacentini hanno invece patteggiato ieri in tribunale pene tra i sei mesi e venti giorni e i due anni e quattro mesi per vicende legate allo spaccio di stupefacenti. Grazie all’indulto, la pena è stata annullata. I tre erano stati coinvolti in un’indagine dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Fiorenzuola: nell’ambito della stessa indagine, il pm Casari ha deciso per il rinvio a giudizio di altre tre persone – un piacentino e due marocchini – residenti a Monticelli e Caorso.