C’erano 8000 persone oggi pomeriggio in Piazza Cavalli ad applaudire l’ex premier Silvio Berlusconi . Notevole il dispiegamento di forze dell’ordine, sul fronte sicurezza è andato tutto liscio, anche se ci sono stati 2 momenti di disturbo: prima dell’arrivo del leader della Cdl è apparso alla finestra di un’abitazione di via Venti Settembre uno striscione con la scritta "Non è che non ti penso, ti odio" subito fatto rimuovere dalla Digos, poi durante il comizio un piacentino di 45 anni ha incominciato a gridare insulti nei confronti del candidato Dario Squeri. Mentre la posizione di chi ha esposto lo striscione è al vaglio degli inquirenti per il 45enne è scattata una denuncia per disturbo di comizio. "Noi non ci sogneremmo mai di venire a disturbare un vostro momento di incontro, perché noi siamo liberali". Ha commentato Berlusconi di fronte a quest’attacco isolato. In Piazza Berlusconi ha abbracciato il candidato del centrodestra Squeri " Lo conoscevo già quando era amministratore per la sinistra moderata, da subito ho notato in lui una crescente insofferenza nei confronti di una sinistra che secondo Berlusconi è diventata sempre più prigioniera degli estremismi. Parole di stima dunque nei confronti del candidato Squeri e del suo programma. Dove impiegare il tesoretto? "Sicuramente – ha detto il leader della Cdl- non nella dispensa dei vari ministri". E se gli chiediamo: "Meglio la vittoria alle amministrative o quella del Milan in Champions League?" il massimo dirigente rossonero risponde "Non mescoliamo il sacro con il profano, però non vi dico qual è il sacro e qual è il profano". Un comizio durato quasi un’ora al quale sono seguiti un bagno di folla nei pressi della piazza, una visita in auto per le vie della città e in serata un incontro privato con 20 imprenditori piacentini al Park Hotel. Qui l’ex premier ha apprezzato la cucina piacentina, mostrando di gradire i salumi, anche se i maggiori elogi li ha spesi nei confronti del gorgonzola che era in tavola. Gli imprenditori- rimasti segreti i loro nomi- gli hanno consegnato una copia del prestigioso Codice 65 della cattedrale di Piacenza, un manoscritto composto da cinquecentoquarantuno cartelle rilegate in legno e cuoio. "Finirà nella mia cappella privata" ha detto l’ex premier al termine della sua prima visita ufficiale a Piacenza.