Poche occasioni e zero gol: nel derby lo spettacolo è tutto sugli spalti

Pro Piacenza-Piacenza: 0-0
Pro Piacenza: Donnarumma; Melegari, Castellana, Rieti, Silva, Colicchio, Matteassi, Cazzamalli, Piccolo (34' st Bignotti), Franchi, Marmiroli. (A disposizione: Medioli, Pessagno, Santi, Feher, Jakimovsky, Calderan, Pasaro, Delfanti). All.: Franzini.
Piacenza: Ferrari; Cavicchia, Meregalli, Orlandini, Tognassi, Alessandroni (37' pt Martinez), Minasola, Cortesi, De Vecchis (34' st Arena), Volpe (20' st Rossi), Marrazzo. (A disposizione: Bertozzi, Milani, Bovi, Pani, Fumasoli, Martino). All.: Viali.
Arbitro: Capasso di Firenze (Rambelli e Salvatori).
Note: Spettatori oltre 2500.

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Finisce senza gol. Pro Piacenza e Piacenza giocano un derby teso, spigoloso, nervoso, ma non riescono a superarsi. Lo 0-0 finale è un risultato sostanzialmente giusto, anche se c'è qualcosa da rivedere a livello di decisioni arbitrali sia da una parte sia dall'altra. Se a fine gara il Pro si dice soddisfatto del risultato (parola del mister rossonero, Arnaldo Franzini), in casa Piacenza c'è delusione. Il presidente, Marco Gatti, lo dice chiaramente: "Non sono soddisfatto del risultato", mentre i tifosi biancorossi, dopo il fischio finale, si sono radunati davanti all'ingresso del Garilli per esprimere tutto il loro malumore ai giocatori, colpevoli, secondo loro, di non aver interpretato la gara col giusto atteggiamento, soprattutto davanti al pubblico delle grandi occasioni (più di 2500 spettatori presenti).
Quella che gli esperti definiscono "fase di studio" dura un paio di minuti.  Piacenza e Pro Piacenza provano a giocarsela subito e la prima occasione è per la squadra di Franzini: Franchi apre al volo per Matteassi che rientra sul sinistro e calcia sul palo più lontano. Ferrari ci arriva. Il Piacenza fa la partita non alza mai il ritmo, il Pro controlla senza problemi. Quando arriva il momento di ripartire, i rossoneri s'affidano al piede di Franchi che cambia gioco e riavvia l'azione con grande facilità. Attorno al 27' arriva il primo tiro della squadra biancorossa, ma il destro di Cortesi è altissimo. Alla mezz'ora sul taccuino c'è solo il tiro di Matteassi, per il resto sono passaggi sbagliati e ammonizioni. La differenza, come si dice in queste occasioni, potrebbe farla un episodio, magari un calcio piazzato. Come quello che Matteassi batte sul finire del primo tempo (quando Viali, nel frattempo, ha sostituito Alessandroni con Martinez per infortunio): testa di Cazzamalli e palla che batte a terra prima di alzarsi sulla traversa.
Nella ripresa il Piacenza parte forte e dopo tre minuti arriva la prima occasione da gol della squadra di Viali, che per una volta fa il gioco che fanno solitamente gli avversari al Garilli: contropiede velocissimo e palla a Marrazzo che prova col sinistro. La palla, deviata, passa vicinissima al palo. I tifosi biancorossi continuano a incitare la squadra: cantano, accendono fumogeni e danno spettacolo. Spettacolo che continua a mancare in campo, dove, a parte un paio di calci piazzati insidiosi, non accade nulla di particolare. Viali cambia ancora: fuori Volpe e dentro Rossi. Franzini, dal canto suo, lascia tutto così com'è. Al 25' bomber Marrazzo fa tutto da solo: va via con un tunnel, s'accentra e prova il sinistro. Donnarumma sicuro. Al 29' il Piacenza ha l'occasione migliore di tutta la partita: angolo, testa di Cavicchia e deviazione sottoporta di Marrazzo. Sembra gol, ma Donnarumma respinge di puro istinto e salva il Pro. Un cambio per parte: Viali manda in campo Arena per De Vecchis, mentre Franzini toglie Piccolo e inserisce Bignotti. E' il 34' e il derby è fermo sullo 0-0. Sul finire della gara è proprio Bignotti a inventarsi un'azione strepitosa: finta, controfinta, tre difensori a terra e deviazione decisiva della difesa biancorossa. E' l'ultima occasione della partita. Finisce senza gol.