Al termine del primo semestre 2013 le esportazioni piacentine hanno segnato complessivamente una variazione positiva rispetto al dato cumulato del primo semestre 2012. Il valore di tale flusso è infatti passato da 1.546 milioni di euro a 1.615 milioni di euro (+4,4%). Questo risultato nasconde però al proprio interno dinamiche non completamente riconducibili al manifatturiero locale. Non va infatti trascurata l’incidenza delle esportazioni che si formalizzano a Piacenza per effetto della presenza del centro logistico. Spicca a questo proposito il dato relativo agli articoli dell’abbigliamento che nel primo semestre hanno totalizzato 188,614 milioni di euro di merce venduta all’estero, con una crescita sul 2012 di 61 punti percentuali. Altro risultato analogo quello degli articoli in pelle passati nel giro di tre anni da 20 milioni di euro di export (giugno 2011) a 61 milioni di euro di export (giugno 2013).
Se invece si esaminano i risultati delle esportazioni di macchine, prodotti della metallurgia e prodotti alimentari i segni della variazione sono negativi. Nel primo caso la perdita è di 5,8 punti percentuali, nel secondo di 8,8 punti percentuali e nell’ultimo di 11,3 punti percentuali. Le importazioni sono cresciute di quasi due punti percentuali, dopo essere calate del 13 per cento un anno fa. La categoria di prodotti che assurge al valore maggiore sul fronte acquisti è quella degli alimentari (161 milioni di euro di merci acquistate, +17,2% sul primo semestre 2012). Al secondo posto si trovano i mobili (150 milioni di euro, +5,5%) e quindi le macchine (143 milioni di euro, +37,3%). Suddividendo il dato dell’export piacentino per aree di destinazione si può osservare che vi è stata una contrazione delle vendite verso l’Africa (-14,1%) e verso l’Asia Orientale (-25%). Positivi invece i riscontri nei confronti delle altre destinazioni (+1,2% verso l’Europa, +11,3% verso l’America). Il confronto con le province vicine pone in luce che la variazione più ampia ha interessato Pavia (+6,4% per l’export) mentre a Lodi si è registrata una contrazione delle vendite (-5,2%). Sostanzialmente stabile il dato reggiano (-0,2%), positivo invece il risultato di Parma (+3,1%).