E’ a Piacenza da qualche giorno ma non ha avuto finora molta risonanza, il circo di Moira Orfei, e i suoi spettacoli con gli animali che inizieranno da mercoledì 25 settembre e fino al 1 ottobre. Eppure, da sabato, il clima potrebbe surriscaldarsi intorno alla mega struttura installata in città, una delle produzioni più grandi di sempre, con numerosi autotreni, circa 150 persone impiegate e, naturalmente, moltissimi animali.
Le associazioni animaliste, infatti, sono sul piede di guerra, simbolicamente certo, perché hanno organizzato, per sottolineare quello che considerano “una inaccettabile costrizione contro la natura degli animali”, un contro-spettacolo che si terrà sabato 28 settembre dalle 10.45 sul Facsal.
Un flash mob a sorpresa (è stretto riserbo sui contenuti della manifestazione) per chiedere al Comune di Piacenza di emettere una ordinanza di divieto di attendamento di circhi con animali o comunque un regolamento che renda l'attendamento estremamente difficoltoso. “L'unico circo che vogliamo sostenere – scrivono in una nota – è quello in cui sono gli uomini ad essere ammirati per la loro performance artistica e non gli animali che non possono scegliere”.
Le associazioni del Coordinamento sono: Amici del cane di Fiorenzuola d’Arda, Arca di Noè, Asilo del Cane (Castell'Arquato), L.A.V. – Piacenza, L.E.A.L., Legambiente, Lega Nazionale per la difesa del cane – Sezione di Agazzano, Micio Amico, Micio Bau, O.I.P.A. Piacenza, Ass.ne Qua la zampa Carpaneto, Senza Catene Onlus, WWF, Angeli Randagi.
"Tengo molto a precisare – spiega Laura Chiappa del Coordinamento delle associazioni animaliste – che non siamo contrari al circo, siamo contrari all'impiego degli animali in questi spettacoli. Teniamo presente che gli esseri umani scelgono di esibirsi, gli animali vengono costretti. Assistendo agli spettacoli l'idea è che l'animale stia bene e sia in buona salute, motivo per cui non ci si pone il problema delle loro condizioni. Ed effettivamente dal punto di vista fisico di solito gli animali non hanno problemi: il punto però è che passano mesi stipati su tir e treni costretti a interminabili viaggi, vengono addestrati con metodi coercitivi e, in generale, strappati dai loro ambienti naturali. Come ci si può divertire vedendo una tigre che si getta nel fuoco?"
"Per questo motivo invitiamo tutti i cittadini sabato prossimo sul Facsal alle 10,45 per partecipare al nostro flash mob, un modo per esternare in modo pacifico e sereno la nostra contrarietà allo sfruttamento degli animali per questi spettacoli".