E’ stato assolto l’ex segretario provinciale della Cisl piacentina Gianni Salerno dall’accusa di appropriazione indebita per la quale era finito sotto indagine nel 2009. La sentenza, letta dal giudice Elena Stoppini, è arrivata nel tardo pomeriggio di oggi e ha ricalcato le richieste della difesa rappresentata dall’avvocato Cosimo Pricolo e anche della stessa accusa, con il pm Antonio Colonna che a sua volta aveva chiesto l’assoluzione.
L’accusa ipotizzata inizialmente parlava dell’appropriazione da parte di Salerno di circa 200mila euro che secondo gli investigatori risultavano di proprietà dei sindacati Cgil, Cisl e Uil e più precisamente alle rispettive categorie dei metalmeccanici, la Fiom, la Fim e la Uilm. In realtà nel dibattimento è emerso che il conto corrente incriminato, quello da cui Salerno avrebbe fatto i prelievi, era sì intestato alle categorie in questione ma di fatto era nella disponibilità esclusiva di Salerno e quel denaro era frutto di consulenze professionali che lo stesso Salerno aveva fatto ad alcune aziende tra le quali la Lpr di Luciano Arici.
Da noi interpellato per una valutazione sulla sentenza, l'avvocato difensore Pricolo del Foro di Piacenza ha deciso di non rilasciare dichiarazioni: "Non è mio costume commentare le sentenze".