Nel paese del sol Levante lo conoscono come ZorroSan; ai Caraibi basta chiedere a Joel Despaigne chi era veramente "el diablo"; in Italia è semplicemente Andrea Zorzi, il pallavolista italiano più conosciuto di sempre in ogni parte del mondo. Uno così – con quella verve dialettica che lo ha portato anche ad essere, oltrechè un grande campione di volley, un apprezzatissimo commentatore televisivo – non poteva che diventare protagonista sul palcoscenico. Si chiama "La leggenda del pallavolista volante" lo spettacolo teatrale che vede in scena il grande Zorzi e che ripercorre sul palco i percorsi delle vite che si sono intrecciati in quegli anni. Lo spettacolo, che vede Zorzi attore protagonista accompagnato da Beatrice Visibelli sotto la regìa di Nicola Zavagli, farà tappa a Piacenza il 28 ottobre prossimo al teatro Municipale. Merito dell'intuìto sotto di un amico della pallavolo piacentina, Giuseppe Gallinari che dopo il Bovo day ha voluto dare un seguito all'iniziativa insieme con gli amici di Progetto Vita. "Sarà l'occasione per vedere per la prima volta sul palcoscenico raccontata la splendida epopea della generazione del fenomeni – ha detto Zorzi presente alla conferenza stampa nel Municipio di Piacenza – anzi, le generazioni dei fenomeni perché l'Italia ha vinto tanto e per tanti anni grazie a un ricambio generazionale eccezionale" . E tra quei fenomeni (di seconda generazione rispetto alla primissima nazionale di Velasco) c'era anche Vigor Bovolenta. L'evento sposa dunque anche la causa di Progetto Vita (presente la dottoressa Daniela Aschieri) che continua, grazie anche al sostegno dei campioni del volley del Copra Elior, la sua battaglia culturale per il soccorso in caso di arresto cardiaco. "Per il Comune – ha detto il vicesindaco Francesco Cacciatore – sarà un onore dare il contributo a questo evento. È la giusta continuazione del Bovo day di giugno". "Questa storia ha la mia prospettiva – ha proseguito Zorzi – in questo gruppo Bovolenta e Papi hanno avuto un ruolo importante. Racconto un'epopea che terminò con l'ultima grande sconfitta, quella di Atlanta. Quella partita Vigor la giocò con la maschera. Alcune sconfitte, come quella di Atlanta, seppur brucianti, hanno reso l'amicizia ancor più profonda. È vero, in quegli anni abbiamo anche litigato tanto, ma abbiamo vinto perché c'era rispetto reciproco". Tra gli attori anche il fenomeno Samuele Papi. "Ero in camera con Bovo – ricorda – eravamo da poco arrivati. difficile descrivere quello che noi giovani sentivamo davanti a Zorzi, Bernardi, Cantagalli. Ci hanno fatto subito sentire parte del gruppo. Loro avevano la mentalità vincente in allenamento, non mollavano mai una palla. E grazie a loro siamo riusciti a creare più generazioni. Il merito però è stato della prima squadra allenata da Velasco. Per me un privilegio, un piacere condividere con loro e con Bovo un pezzo della mia vita".