Primo giorno di scuola, assessore Beltrani tra i banchi: “Arriveranno risorse”

È suonata la prima campanella dell'anno per gli studenti piacentini. Un anno ancora segnato dalla crisi e dall'esigenza di tagliare i costi ma che si preannuncia meno duro per il mondo della scuola: le istituzioni, a livello centrale e a livello locale, hanno promesso investimenti, risorse e massimo impegno sulla formazione delle nuove generazioni. 

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E proprio per dimostrare la vicinanza dell'amministrazione comunale al mondo scolastico piacentino l'assessore Paola Beltrani questa ha fatto visita a due scuole della città caratterizzate da novità importanti per quest'anno scolastico. Parliamo della scuola Alberoni e della scuola di San Lazzaro, Ovvero i due istituti che ospitano i bambini della scuola di Roncaglia chiusa dal Comune per l'impossibilità di proseguire un percorso formativo in presenza di un numero troppo esiguo di alunni. Di questi, 27 sono ora all'Alberoni e 6 sono a San Lazzaro.

"Abbiamo ritenuto che fosse importante dare il benvenuto e un saluto particolare a questi studenti – dice l'assessore Beltrani – che si trovano a dover affrontare un inizio particolare: L'inizio di un nuovo anno scolastico e l'inizio di una nuova esperienza in una struttura diversa".

La rappresentante della giunta ha iniziato il suo giro istituzionale dall’Alberoni e, accompagnata dalla dirigente Paola Vincenti, ha visitato le varie classi a partire dalla scuola per l’infanzia passando per il primo anno di primaria sino alle quarte e alle quinte. Dopo aver salutato con particolare affetto i bimbi e le bimbe di Roncaglia, la Beltrani ha ricevuto un omaggio a sorpresa da parte dei giovanissimi alunni: una grande busta a forma di scuola (la stessa scuola che Paola Beltrani ha frequentato quando era bambina, quindi doppia emozione) con le firme di tutti gli studenti e del corpo docente.

Una scuola, l’Alberoni, particolarmente discussa a Piacenza per la forte presenza di stranieri. “Eppure basterebbe dare un’occhiata alle prove Invalsi per rendersi conto del livello di preparazione dei nostri ragazzi” risponde, con orgoglio, la preside Vincenti. E prosegue sfatando un “mito” purtroppo molto diffuso in città, quello cioè secondo il quale nelle classi primarie dell’Alberoni ci sarebbe una percentuale di studenti “nuovi arrivati” tale da frenare lo svolgimento del programma per gli italiani. “Non è assolutamente così – afferma la dirigente scolastica – Prima di tutto quasi tutti gli alunni della primaria arrivano dalla nostra scuola dell’infanzia e quindi parlano già perfettamente l’italiano e si tratta perlopiù di bambini nati qui, a Piacenza. E molto spesso hanno dei rendimenti migliori degli alunni italiani. Sarebbe come considerare Obama non americano”. E non è tutto: l’Alberoni è ormai attrezzata da anni ad affrontare la presenza di nuovi arrivi dall’estero e ha programmi dedicati, supportati dal Comune – precisa l’assessore. “Certo, a livello centrale potrebbero fare di più per una scuola come la nostra – chiosa però la preside – Anche perché noi siamo trattati come il Giordani che ha una percentuale di stranieri incredibilmente inferiore a quella che abbiamo noi. Ciò che siamo riusciti ad ottenere, e sono ottimi risultati, l’abbiamo ottenuto pressoché da soli”.

Il giro dell’assessore Beltrani è poi proseguito a San Lazzaro.