Corraro (Bakery volley): “Il mio vangelo è la difesa”

Franco Corraro, l’allenatore della storica promozione in B1 della Bakery Volley, è già pronto a confrontarsi con gli obbiettivi della nuova stagione. Ad un giorno dalla prima uscita ufficiale della sua squadra, il coach ha stilato un bilancio sulla preparazione delle ragazze, sull’impatto delle scudettate Nicolini e Secolo con il resto del gruppo, volgendo lo sguardo al campionato che verrà.

Radio Sound

Dopo tre settimane di lavoro con l squadra quali sono le sue considerazioni?

Sono molto soddisfatto dell'impegno delle ragazze e per la loro professionalità nell'affrontare il duro allenamento delle prime settimane di preparazione. Abbiamo dato rilievo alla fase atletica, effettuando tanti esercizi in sala pesi per il potenziamento muscolare, con un occhio di riguardo al discorso della prevenzione. 
Grande attenzione anche per gli esercizi sui fondamentali e di tecnica pura, che all'inizio possono risultare molto noiosi, ma che sono indispensabili per un buon rendimento: tanto palleggio e tanta correlazione muro-difesa. Da qualche giorno abbiamo iniziato anche a prendere confidenza con la fase d'attacco e con il salto.
Sono state tre settimane positive, che rappresentano un buon approccio alla stagione

Ha parlato di prevenzione, come vi siete mossi in tal senso?
Quando parlo di prevenzione intendo dire che è necessario non forzare subito coi carichi in sala pesi. Esagerare potrebbe portare le ragazze ad avere problemi fisici durante la stagione. In questo senso è stato fondamentale l'apporto del preparatore atletico Marco Merli, che ha impostato un ottimo lavoro, dosando sapientemente sia il lavoro atletico, abbinato alla preparazione specifica in sala pesi, che quello in piscina, fondamentale per scaricare le tossine: ha creato i presupposti per avere una squadra che, facendo i debiti scongiuri, avrà tutte le potenzialità per fare bene.

 

Che impatto hanno avuto Secolo e Nicolini sul resto del gruppo?
Molto positivo; il loro contributo è fondamentale nell'economia della squadra. Sono da esempio per tutte ed hanno già perfettamente legato con le compagne: non ci sono forme di “nonnismo”, anche perché sono state giovani anche loro e sanno benissimo come vanno gestite queste situazioni. Mostrano sempre il massimo dell'impegno e della dedizione e sono il traino perfetto per un gruppo che si sta formando e giorno dopo giorno sta trovando la giusta amalgama.

Dal punto di vista tattico che squadra sta nascendo?
Le ragazze hanno ormai capito che io insisto parecchio sul sistema difensivo: soltanto difendendo al meglio si possono vincere i set e le partite. Già dal primo giorno stiamo perfezionando questo aspetto e tutta la fase di ricostruzione: non mi accontento di tirare su i palloni, ma voglio anche che siano messi nella condizione ideale per essere attaccati. Questo dovrebbe garantirci, durante la stagione, tante possibilità in più di chiudere il punto.

 

Allarghiamo la visione al campionato. Chi sono le favorite?
Noi non possiamo nasconderci. Questa squadra ha tutte le carte in regola per essere inserita fra le favorite. Certo abbiamo anche diverse giovani con poca esperienza della categoria, ma con il mio aiuto e quello delle “senatrici” stanno già crescendo tantissimo. Dobbiamo necessariamente lottare per traguardi importanti. Non  sarà comunque semplice: ci sono squadre parecchio attrezzate, come Padova, che vanta fra le sue fila giocatrici come Caponi e Dall'Ora. Sono elementi di tutto rispetto, con trascorsi in serie A1 e, nel caso di Dall'Ora, anche con uno scudetto del palmarés. Non è l'unico esempio; parlano molto bene anche della formazione di Trento. Del resto il nostro girone è particolarmente tosto: le formazioni del Friuli e del Veneto e del Trentino sono difficili da battere, attente in difesa, strutturate in attacco ed hanno quell'esperienza che consente loro di puntare alle posizioni più alte della classifica.

Ovviamente, oltre alle 3 o 4 big, bisogna stare attenti alle squadre rivelazione, che in campionati come questo possono sempre venir fuori.

Domani il torneo di Carcare. Cosa ti aspetti?
Quella di Carcare è la nostra prima uscita ufficiale. La speranza è quella di fare un ottimo. Sarà comunque un'esperienza interessante e di carature internazionale. L'obbiettivo principale è di mettere in pratica quello che abbiamo provato e riprovato durante gli allenamenti. Giocheremo tante partite ed avrò l'occasione di far giocare tutte. Questo non toglie che proveremo a vincere, perché questa deve essere la nostra mentalità.