Piacenza è tra le città con la più alta percentuale di stranieri a livello nazionale. Un dato che si riflette su vari aspetti del vivere comune, su tutti la scuola: i banchi e i corridoi, fatti di compagni che si conoscono e condividono tempo e spazio, sono il primo step verso la possibilità di un multiculturalismo vero, positivo. E’ su questi presupposti e sulla riconosciuta capacità piacentina di promuovere l’integrazione tra i popoli che si basa una delle iniziative più importanti del dopo estate nel territorio: si chiama “Prove di futuro” ed è un seminario che si svolgerà il 13 e il 14 settembre tra l’Università Cattolica di San Lazzaro e Palazzo Gotico e vedrà la presenza di personaggi il cui calibro rivela l’importanza dell’evento: ci sarà il ministro della Pubblica istruzione Maria Chiara Carrozza, il vice ministri Maria Cecilia Guerra, il sottosegretario del Miur Marco Rossi Doria, oltre naturalmente alle massime autorità piacentine e regionali. Doveva esserci anche il ministro Cecile Kyenge ma ha dovuto dare forfait per impegni all’Onu.
Un appuntamento importante che di fatto introduce il Festival del Diritto e lo fa trattando temi come il diritto di cittadinanza, la piaga delle discriminazioni all’interno della scuola, il ruolo della multiculturalità e la cultura della legalità. Due aspetti, questi ultimi, soprattutto legati al mondo della scuola, per i quali Piacenza è vista come modello da molte realtà italiane. Di qui l’adesione di personalità di spicco alla due giorni di convegno. Una due giorni alla quale sinora hanno già aderito più di 400 persone.