Crisi idrica, Bergonzi (Pd): “Il centrodestra prende in giro i cittadini”

Dopo il rocambolesco consiglio provinciale dedicato alla crisi idrica e l'approvazione di tre mozioni del centrodestra finalizzate a rivedere la convenzione sulla diga del Brugneto, torna a prendere posizione il centrosinistra. Lo fa con una nota del capogruppo Marco Bergonzi che torna a ribadire: "La maggioranza di centrodestra prende in giro i cittadini". Ecco la nota:
 
"Un anno e mezzo fa, il PD ha fatto una proposta che chiedeva tra le altre cose:
 
1) LA RIDEFINIZIONE DEL DISCIPLINARE DEL BRUGNETO (istituendo un tavolo che coinvolgesse tutti i soggetti interessati: Regioni Emilia Romagna e Liguria, Autorita' di Bacino del fiume Po, Province di Piacenza e Genova, Comuni di Piacenza, Genova e della Valtrebbia, Comunità Montana, Iren, Consorzio dei Bacini Tidone e Trebbia ed Associazioni Ambientaliste);
2) UNA MODALITA' DI GESTIONE DEI RILASCI tale da salvaguardare l'ecosistema del bacino del Trebbia e da garantire le esigenze dell'agricoltura e del turismo, in sinergia con la realizzazione di invasi di cava a  basso impatto ambientale e con misure di razionalizzazione della risorsa idrica;
3) LA STIPULA DI UN CONTRATTO DI FIUME, con l'obiettivo di una gestione integrata dell'acqua, che dal Bacino del Brugneto venga indirizzata al Genovese ed al Piacentino a seconda delle reali necessità dei territori.
 
Questa proposta è stata approvata dal Consiglio Provinciale e dai Consigli Comunali della Valtrebbia, accolta in modo bipartisan.
 
Nel Luglio scorso le Regioni Emilia Romagna e Liguria, pur non essendo ancora scaduto il disciplinare (del 1962) tutt'ora in vigore (pertanto nulla obbligava la Liguria a sottoscriverlo), siglano un Protocollo di intesa che accorda a Piacenza una maggior quantità d'acqua (fino ad 1,5 milioni di metri cubi in più, che rispetto ai 2,5 previsti, rappresentano il 60% di acqua in più) : è pertanto indubitabilmente un fatto positivo per il nostro territorio.
 
Ma ecco che invece è proprio su questa maggior quantità d'acqua si concentrano le critiche di Centrodestra e Lega che preparano tutta una serie di mozioni (pressochè identiche, ma così ognuno ha la sua medaglietta), per contestare la parola "fino" (e "fissare" la quantità di 1,5 milioni di metri cubi).
 
E' una pura contrapposizione per interessi politici di bottega, dal momento che sanno benissimo (o dovrebbero sapere) che questo ulteriore quantitativo per l'uso irriguo è di carattere volontario e sperimentale, ed il gestore deve rilasciarli garantendo in via prioritaria l'uso idropotabile a servizio del territorio ligure ed è per questo motivo che, pur essendo considerato sostenibile 1,5 Mmc in più, la puntuale definizione dei volumi aggiuntivi deve essere effettuata dal gestore, perchè è su di lui che ricade la responsabilità di garantire la fornitura idropotabile. 
 
Questo protocollo non c'entra nulla con il Disciplinare, ma è un qualcosa in più, frutto di un ritrovato dialogo tra i territori (un metodo che andrebbe esteso anche per affrontare i problemi idrici in Val Nure) ed è la sola ed unica iniziativa che ha sbloccato una situazione di stallo tra le 2 Regioni; è una svolta importante e traccia la strada verso quella gestione integrata, solidale e sostenibile che dobbiamo perseguire con un CONTRATTO DI FIUME, la cui stipula è davvero ciò che ci deve interessare.
 
Il nostro obiettivo è quindi molto più ambizioso, non è accontentarci di questo 1,5 Mmc in più, che pur essendo indiscutibilmente un vantaggio per il nostro territorio, è comunque un punto di partenza; ma attaccare quanto accordatoci da parte di Centrodestra e Lega, significa arrecare un danno al territorio piacentino, dal momento che azioni unilaterali o che prospettano contenziosi giuridici di difficile soluzione, corrono il rischio di intralciare il percorso virtuoso avviato.
 
E se poi si utilizzano questi argomenti, solo per apparire interessati al problema acqua, oltre al danno si prendono in giro i cittadini".