Senza più la garanzia della prima rata dell'Imu e quasi certamente anche della seconda, molti Comuni stanno provando a far quadrare i conti in attesa di conoscere le modalità di rimborso. Ed è per questo che, se non cambieranno le cose, anche per i piacentini si annunciano mesi difficili sotto il profilo delle tasse. Scatteranno certamente nel 2014, ma non è escluso che nuovi balzelli – sottoforma di aumenti per servizi individuali oppure agendo sulle leve fiscali locali – potrebbero arrivare già entro la fine dell’anno. La conferma arriva dall’assessore al Bilancio Pierangelo Romersi che ha illustrato così il quadro delle tasse del Comune di Piacenza.
“La tassazione a Piacenza è a livelli medio-basi rispetto agli altri comuni capoluogo italiani – spiega Romersi – Inoltre sull’addizionale comunale abbiamo introdotto sul 2013 gli scaglioni: quindi chi più ha, più paga; chi meno ha come reddito, meno paga l’Irpef. Per la prima volta questo avviene a Piacenza ed è anche uno dei pochi casi in Italia. Si tratta quindi di un tentativo di rendere progressiva tale imposta. Detto questo, dato che sull’Imu la copertura è stata trovata solo per la prima rata, il ragionamento è semplice: se avviene la compensazione piena, il ragionamento si sposta sul fondo di solidarietà comunale che bisognerà capire a quanto ammonta per ogni ente. Altrimenti i Comuni si vedranno costretti, molto probabilmente nel 2014, ma non è escluso già nel 2013, a rimodulare questa nuova Service tax per coprire le proprie finanze e trovare un proprio equilibrio. Quindi l’operazione Imu è tutt’altro che conclusa. Anche ammettendo che il governo trovi la copertura di tutta l’Imu prima casa, il problema per il Comune è che viene meno una delle leve fiscali che ha a disposizione per trovare nuove risorse e dare servizi ai cittadini. Vedremo come sarà organizzata la Service tax e quanto comporterà, sia per il Comune sia per il singolo cittadino. Altrimenti dovremo andare ad agire sicuramente sul servizio “domanda individuale”, cioè tutti quei servizi, dai trasporti alle mense, che offre il Comune e che dovranno essere rivisti dal punto di vista tariffario”.
E’ ragionevole pensare dunque a nuove tasse per i piacentini nei prossimi mesi?
“Allo stato attuale è ragionevole pensare che tra l’autunno e l’inverno ci siano degli aumenti delle tasse dei cittadini. È prematuro capire sia quali leve toccare, sia la loro determinazione. E’ un meccanismo indotto dal continuo cambiamento delle modalità di rapporto tra Stato e enti locai: l’Imu è stato introdotto nel 2012 e già nel 2013 viene modificata sostanzialmente, la Tares è stata introdotta nel 2013 e nel 2014 cambierà di nuovo. Così si creano questi meccanismi, ma non per responsabilità degli enti”.