Si torna a parlare della vicenda legata all’ospedale di Fiorenzuola. In una lettera aperta al direttore dell’Asl Andrea Bianchi Fp Cgil e Cisl Fp sottolineano come la riorganizzazione della struttura sanitaria e le eventuali possibili mobilità del personale non possono essere gestite prima di una decisione condivisa da tutte le istituzioni coinvolte e di un confronto con le Organizzazioni Sindacali di categoria. Nella missiva, i rappresentanti dei lavoratori chiedono per questo alla direzione aziendale di mantenere la gestione di questa situazione in un ambito di correttezza fra le parti, se ciò non avvenisse "si riservano di adottare tutte le opportune iniziative sindacali a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori interessati".
LA LETTERA
Le Scriventi OO.SS., appreso tramite mezzo stampa dell’incontro in oggetto, esprimono il proprio giudizio rispetto all’orientamento emerso dell’AUSL di Piacenza. Ricordano che dal 17 luglio u.s. i lavoratori e le lavoratrici interessate stanno vivendo una situazione di forte tensione emotiva e di stress correlati alla confusione generata dall’alternanza di comunicazioni e direttive spesso contrapposte fra loro. Dall’oggi al domani queste persone si sono viste prospettare l’immediato trasferimento in altre realtà operative, al di fuori del P.O. di Fiorenzuola, in relazione alla messa in sicurezza per presunti problemi di staticità e vulnerabilità sismica della stessa struttura. Le Scriventi non hanno mai sottovalutata l’importanza della sicurezza sul luogo di lavoro ma hanno dovuto più volte sottolineare le pesanti conseguenze, sulla attività lavorativa e gestione famigliare, a cui questi dipendenti potrebbero essere sottoposti nonché un forte impatto aziendale sulla “preannunciata” riorganizzazione.
Spiace dover evidenziare ancora una volta che lo spostamento di personale sanitario (per la maggior parte donne e turniste) non deve essere considerato uno spostamento di pedine su una scacchiera e dovrebbe essere gestito con particolare attenzione ma, soprattutto, la riorganizzazione e le eventuali possibili mobilità non possono essere gestite prima di una decisione condivisa da tutte le istituzioni coinvolte e il confronto, nei tempi adeguati, con le Organizzazioni Sindacali di categoria. Per tali ragioni le Scriventi chiedono alla direzione aziendale di mantenere la gestione di questa situazione in un ambito di correttezza fra le parti, se ciò non avvenisse si riservano di adottare tutte le opportune iniziative sindacali a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.