Urlava e minacciava i passanti. Si tratta di un uomo, un piacentino di 40 anni già noto alle forze dell’ordine, che ieri sera in via IV Novembre ha destato la preoccupazione di alcune persone che si trovavano nei paraggi. E’ stata così chiamata la polizia ma, prima che gli agenti arrivassero sul posto, l’uomo, dalla corporatura molto robusta, ha inspiegabilmente preso di mira un ragazzo che aveva l’unica colpa di transitare in quel posto in quel momento in compagnia di alcuni amici. Erano quasi le 23. Il giovane, un 20enne lodigiano, è stato afferrato e preso a pugni. All’arrivo degli agenti la rabbia dell’aggressore è tutt’altro che scemata e i poliziotti hanno avuto il loro da fare per tenerlo fermo: nel tentativo di proseguire nell’aggressione, il 40enne ha anche colpito le forze dell’ordine che lo trattenevano. Caricato in macchina è stato portato in questura dove è stato denunciato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane ha riportato tre giorni di prognosi.
Intorno alle 3 di questa notte una volante si è recata in via Colombo per un controllo e ha notato un tunisino di 19 anni dall’andatura incerta che stava passeggiando lungo la strada in compagnia di una ragazza brasiliana. All’arrivo degli agenti il giovane è risultato ubriaco e ha cominciato a inveire contro le divise colpendo e spintonando i poliziotti. Il tunisino è stato portato in questura e denunciato per ubriachezza e resistenza a pubblico ufficiale. Gli agenti della questura hanno scoperto che lo straniero era destinatario di un provvedimento di espulsione. Inoltre aveva precedenti penali per spaccio di droga e furto. Quando era ancora minorenne era fuggito di nascosto da una comunità di recupero in cui era ospitato.
Alle 23 alcuni residenti in via Varazzani hanno notato due persone introdursi in un garage e uscirne con una bicicletta. I cittadini hanno così chiamato la polizia: alla vista della volante i due hanno deciso di tentare il tutto per tutto e si sono seduti su un muretto chiacchierando come se niente fosse. All’arrivo degli agenti hanno cercato di far credere loro che erano lì solo per fare una passeggiata. I poliziotti hanno però insistito per perquisire l’auto di uno dei due trovando all’interno segni inequivocabili: un tronchese e i sedili posteriori reclinati, come pronti ad accogliere e trasportare proprio una bicicletta. Gli agenti hanno così chiamato i residenti che li hanno riconosciuti dando alla polizia le conferme che cercava. Si tratta di due macedoni di 29 e 52 anni. Il proprietario dell’auto è stato denunciato per furto e possesso di oggetti atti ad offendere, l’altro per concorso in furto.