Sarà operativo da lunedì 9 settembre, il nuovo assetto viabilistico nella zona dell’Università Cattolica: con la dismissione del tratto di strada dell’Anselma compreso tra il semaforo di via Emilia Parmense e l’accesso carraio all’ateneo (all’altezza della strada che porta al cimitero di san Lazzaro), verrà aperto al traffico il tronco stradale alternativo, che dalla nuova rotatoria sulla via Emilia, nei pressi di via Mafalda di Savoia, convoglierà le auto verso il secondo tratto di strada dell’Anselma, che incrocia via Caorsana.
Pertanto, i veicoli provenienti dal semaforo tra via Emilia Parmense e via Delle Novate non potranno proseguire lungo strada dell’Anselma, ma dovranno percorrere il nuovo tronco stradale. Analogamente, chi proviene da strada Caorsana non potrà raggiungere il semaforo della via Emilia Parmense da strada dell’Anselma, ma sarà obbligato a svoltare prima del tratto dismesso. Anche la linea urbana degli autobus n. 3 seguirà necessariamente il nuovo tragitto, al momento senza subire alcuna variazione per quanto riguarda le fermate.
La nuova arteria, i cui lavori di costruzione si sono conclusi nei giorni scorsi, prenderà il nome di Giuseppe Stradiotti nel tratto che va dalla rotatoria della via Emilia all’intersezione con via Cesare Martelli. Da questo punto in avanti, sino all’imbocco di strada dell’Anselma, sarà considerata un prolungamento della stessa via Martelli, dove è stata peraltro istituita una nuova rotatoria all’intersezione con la strada che porta al cimitero di San Lazzaro.
L’intervento, nell’ambito dell’attuazione del Piano particolareggiato di iniziativa privata APP1 Università e del Piano unitario Università Cattolica, è stato interamente realizzato dall’ateneo piacentino e dalla Società Investimenti Industriali Srl, predisponendo la viabilità alternativa su aree di cessione e su aree di proprietà dell’Università, che a loro volta verranno cedute al Comune. Allo stesso modo, il tratto di strada dell’Anselma che viene dismesso verrà successivamente ceduto all’Università Cattolica. In particolare, sono state realizzate a carico dell’ateneo le due nuove rotatorie: una tra via Emilia Parmense e via Stradiotti, l’altra tra strada dell’Anselma e via Martelli, ai piedi del cavalcaferrovia.
Le opere sono completate da una pista ciclabile che collega via Maggi con il cimitero di San Lazzaro.
Per quanto concerne la regolazione del traffico, i mezzi che transitano lungo via Stradiotti godono del diritto di precedenza rispetto ai veicoli che provengono dalle strade afferenti – via Labadini, via Lavelli, via Martelli – e i mezzi che giungono da via Pighetti, diretti verso strada dell’Anselma, hanno l’obbligo di dare la precedenza all’intersezione con via Stradiotti.
Due i passaggi pedonali nel nuovo prolungamento di via Martelli – uno in prossimità della rotatoria di strada dell’Anselma, l’altro all’intersezione con via Stradiotti, lungo la quale gli attraversamenti pedonali sono 6: uno nei pressi della rotatoria con la via Emilia, 2 in prossimità delle aree di sosta, uno per ogni intersezione con le trasversali via Labadini, via Lavelli e via Martelli.
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Da lunedì 9 settembre chiuderà definitivamente il tratto di via dell’Anselma che corre adiacente all’Università con sbocco sulla via Emilia e verrà contestualmente aperta l’arteria stradale di nuova costruzione.
Da martedì partiranno i lavori sull’area che collega gli edifici universitari al collegio e al centro polisportivo, con la sistemazione a verde e la creazione di spazi all’aperto che saranno fruibili dagli studenti: un altro passo per portare la Sede piacentina dell’Università Cattolica ad essere un vero Campus all’avanguardia.
In questo modo si risolve anche il problema della sicurezza, che riguardava l’attraversamento di via dell’Anselma, una strada interessata ad ogni ora del giorno da intenso traffico, anche di mezzi pesanti.
Il flusso dei mezzi, per chi arriva dalla Caorsana, sarà deviato tramite una rotatoria sulla nuova arteria che corre parallela alla ferrovia fino a raggiungere la via Emilia tramite un’altra rotatoria. L’Ateneo si è accollato l’intero onere dell’opera.