“In galera… a casa loro”. Dopo la sparatoria alla Lupa la Lega Nord chiede il “pugno di ferro” contro la delinquenza e la criminalità. Chiede segnali più forti sia allo Stato, sia alle istituzioni. Un gruppo di leghisti, guidati dal consigliere comunale Massimo Polledri e dal segretario cittadino Nelio Pavesi, ha tenuto giovedì pomeriggio un sit-in di protesta davanti al Baraonda, il locale dove domenica sera si è consumato il delitto. “Siamo qui per chiedere conto di quello che si farà – hanno detto Polledri e Pavesi – Questo è un pezzo di Piacenza dove si è consumato uno dei fatti più tragici. Piacenza si deve riappropriare di questo spazio. E’ un posto abbandonato dallo Stato. Bene aver trovato il responsabile, ma ora serve un pugno di ferro da parte di Comune, Provincia e forze dell’ordine. Finora non si è visto. Se andiamo avanti così diamo l’immagine di impunità. Servono controlli evidenti, finora la risposta lagnesca di sindaco e presidente della Provincia è servita a ben poco”. E qui Polledri serve la polemica nei confronti dell’assessorato alla sicurezza in Provincia (retto dal leghista Maurizio Parma): “Se c’è batta un colpo”. E ancora: “Un mese fa il sindaco disse di no alle pattuglie miste di controllo. Forse sarebbero servite. E poi mi chiedo a cosa serva il foto segnalatore se non si usa”. Presente anche Michele Rocca, ex consigliere di Circoscrizione, che sull’aumento delle telecamere ha chiesto “che i filmati vengano davvero usati per prevenire episodi di criminalità”.