Sono stati i gatti l’oggetto di dibattito della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina alle 11:30 nella sala del Consiglio comunale in Municipio. E’ infatti stata presentata la nuova ordinanza che regolamenta il comportamento dei cittadini nei confronti dei gatti liberi sul territorio comunale. Per l’occasione erano presenti anche l’assessore comunale alla Tutela degli animali Katia Tarasconi, il medico veterinario dell’Usl Carlo Riccio, la Polizia Municipale e i rappresentanti delle associazioni animaliste e ambientaliste di Piacenza e in particolare della Leal, l’associazione che gestisce il gattile comunale.
In particolare, l’ordinanza specifica che i gatti liberi presenti sul territorio piacentino sono sotto controllo e tutela del Comune, che ,in caso di episodi accertati di maltrattamento, procede a querela nei confronti dei responsabili. L’ordinanza vieta inoltre di offrire cibo ai gatti vaganti e qualora un cittadino volesse essere riconosciuto come Referente di Colonie Feline è tenuto a prendere accordi con l’Ufficio Tutela Animali del Comune, che provvederà a rilasciare un apposito tesserino di riconoscimento per l’autorizzazione all’alimentazione e alla cura dei gatti, e a consegnare il censimento dei gatti liberi di propria competenza. Il Comune vieta inoltre, se non dietro specifica autorizzazione, di catturare gatti vaganti, di spostare i punti di alimentazione, di immettere in strada gatti abituati solo in casa o di competenza di altri Comuni , province o regioni italiane o estere. L’ordinanza impone, infine, che i gatti di proprietà abbiano a propria disposizione un riparo e un punto di alimentazione con accesso dall’esterno e che i proprietari provvedano al controllo riproduttivo delle femmine in età fertile.
“I gatti sono ora animali sempre più al centro dell’attenzione e se non si impostano un minimo di regole che abbiano un criterio di equità e di rispetto reciproco di tutti, compreso degli animali, purtroppo ci sono iniziative che non sono equilibrate”. Ha dichiarato il veterinario Carlo Riccio ai microfoni di Radio Sound, evidenziando l’importanza dell’ordinanza. “Il gatto che gira per strada è un animale libero-semilibero ma come abbiamo potuto verificare ci sono una quota di questi gatti che sono di proprietà. Quindi se si vede un gatto non curato va segnalato alle istituzioni ma non ce ne si deve occupare perché non si è attrezzati e non si hanno le conoscenze per fare quello che può servire” ha concluso il medico.