Molinaroli chiederà i danni legalmente alla Lega Volley

Aggiornamento. Tutto come previsto. La Lega Volley ha respinto la domanda di Piacenza di partecipare alla Supercoppa 2013, quindi il Presidente come spiega anche nell'intervista di martedì 3 settembre in diretta su Radio Sound, cercherà di dimostrare per vie legali di aver subito un danno nella mancata partecipazione all'importante manifestazione.


Radio Sound

La Copra Elior volley non parteciperà alla Supercoppa 2013, ma per il Presidente del Copra Guido Molinaroli la vicenda non è chiusa e infitti ha deciso di portare la Lega Volley in tribunale. La decisione di far disputare il match alla Itas Diatec Trentino (in quanto vincitrice della Coppa Italia 2013) e Lube Banca Marche Macerata (in quanto seconda classificata alla Coppa Italia 2013) è  stata più volte contestata dal presidente Guido Molinaroli, visto che in un primo mento era stata scelta Piacenza come sfidante di Trento per la Supercoppa. Il numero della società biancorossa aveva anche proposto una semifinale tra il Copra e Macerata, con incasso benefico, ma dai vertici della Lega non è mai giunta risposta, quindi Molinaroli si è deciso nel chiedere i danni alla Lega Volley andando per vie legali.

Subito ci hanno avvertito della partecipazione al Trofeo – spiega Molinaroli (in allegato l’audio intervista, al microfono di Radio Soundpoi hanno cambiato idea causandoci un danno. Avevamo già dichiarato che la prossima stagione avremmo corso per quattro trofei…certo la Supercoppa non vale lo scudetto o la Champions, ma è comunque un appuntamento importante. E’ come se a uno prima gli fanno credere di aver vinto al totocalcio e dopo aver speso magari tutto gli dicono…ci siamo sbagliati, non hai vinto un bel niente!”

Il silenzio della Lega è stato fastidioso…

“Ci avevano detto…mettetevi d’accordo voi con Macerata…ma allora loro a cosa servono?”

Le proposte le avevate fatte.

“Sì…di fare un triangolare o una semifinale tra Piacenza e Macerata magari con incasso benefico…si sarebbe potuto giocare anche nelle Marche…insomma si potevano fare tante cose e invece niente!”