E’ ufficialmente partito il conto alla rovescia. Questa sera verrà decretato il vincitore dell’Asino d’Oro tra i 44 film in gara al Concorto Film Festival di Pontenure.
In attesa del responso della giuria – che quest’anno ha vantato nomi come Daniele Ciprì, Jacopo Benassi, Elena Pedrazzoli ed Enrico Vannucci – la penultima serata della rassegna, ieri, ha portato sul grande schermo gli ultimi sette film in concorso. E non sono mancati gli ospiti a cominciare dal regista lituano Tomas Smulkis che, nel suo Rojaus Beieskant (Paradise Road), ripercorre le tappe della sua ricerca di un incontro con il regista svedese Roy Andersson.
«Il film nasce dal mio sogno della Svezia. Fin da quando ero bambino guardavo il mare e mi immaginavo cosa potesse esserci oltre – ha raccontato il regista ad Alessandro Zucconi dopo la presentazione a cura di Francesca Ferrari e Noemi Monti – Con questo sono partito per Stoccolma e mi sono trovato immerso in un paese silenzioso dallo spiccato senso estetico. Un paese che attrae, ma che allo stesso tempo ti respinge. Il mio guardarlo attraverso il vetro indicava proprio questo senso di distacco verso qualcosa in cui ti immergi, ma in cui non riesci ad entrare completamente».
Di tutt’altro registro il corto di animazione del regista messicano Victor Orozco Ramirez. In Reality 2.0 Ramirez porta sul grande schermo il fenomeno dilagante delle esecuzioni in video, messe in rete dai trafficanti del narcotraffico.
Il film si apre proprio con una di queste esecuzioni. La durezza delle immagini e la drammaticità del momento è smorzato dall’utilizzo dell’animazione – «Ho scelto questa tecnica per riuscire a lanciare un messaggio forte e sconvolgente, ma mitigandone la crudezza» – ma il nucleo della denuncia rimane intatto.
«Nel popolo messicano c’è una forte fascinazione per la morte con cui le persone hanno un rapporto particolare, diverso da quello che avete voi. Io, da ragazzino, per guadagnare qualche soldo andavo a pulire le tombe. Proprio questo rapporto particolare è stato sfruttato dai cartelli della droga per far passare sotto silenzio una realtà sconvolgente. Di fronte a una così grave infrazione della legge e della dignità umana si resta in silenzio».
In cartellone, ieri sera, anche il francese Oh Willy, realizzato da Emma De Swaef & Marc James Roels – dopo la morte della madre, Willy ritorna alla comunità di nudisti dove è cresciuto. Afflitto dai ricordi, decide di partire per la campagna, dove trova la protezione materna di un grande animale peloso – il belga Adrift, realizzato da Frederik Jan – storia di un rifugiato ugandese che trova riparo nel circolo polare artico – e il polacco Ziegenort, di Tomasz Popakul.
A chiudere la serata il corto sperimentale del canadese Philipp Barker, Malody e il poetico Dotty, di Mick Andrews & Brett O'Gorman. Nel suo letto in una decadente casa di riposo, Dotty vuole disperatamente mandare un messaggio a sua figlia. Quando arriva la sua tazza di tè mattutina, Dotty riesce a coinvolgere l’infermiera nella sua lunga battaglia con la tecnologia. Ma l’infermiera non è un’estranea.
Questa sera, alle 21 al Parco Raggio, prenderà il via l’ultima serata del Concorto Film Festival. Dopo la proiezione dell’ultimo documentario del regista svizzero Rolando Colla – Einspruch VI, storia di una deportazione di un richiedente asilo dal finale tragico avvenuta nel marzo 2010. Nel film la cinepresa stessa si identifica con il richiedente asilo e ci mostra una visione soggettiva della realtà – e dell’ultimo corto del Focus Svezia, Slitage, Patrik Eklund, la serata entrerà nel vivo delle premiazioni. Tre i premi che verranno assegnati. Il prestigioso Asino d’Oro che incoronerà il vincitore dell’edizione 2013, il premio della Giuria Giovane e il premio del pubblico che ogni sera ha giudicato tutti i film in gara. Non mancheranno, come ogni sera Parole di Birra e le creazioni di Santafabbrica.
Non resta che attendere.
SABATO 31 AGOSTO – ORE 21
RETROSPETTIVA / Einspruch VI, Rolando Colla, Svizzera, 17'
La storia di una deportazione di un richiedente asilo dal finale tragico avvenuta nel marzo 2010. Nel film la cinepresa stessa si identifica con il richiedente asilo e ci mostra una visione soggettiva della realtà.
FOCUS SVEZIA / Slitage, Patrik Eklund, Svezia, 17'
Proiezione dei film vincitori
(Premio Giuria Giovani, Premio del Pubblico, Premio della Giuria, Asino d'Oro)
IN CASO di maltempo le proiezioni si terranno presso il cinema Omi (Pontenure)