“La realtà agricola del nostro territorio richiede un maggior quantitativo d’acqua”. Dopo le prese di posizioni di Fratelli d’Italia, del Pdl e della Lega, arriva anche quella ferma del presidente della Provincia, Massimo Trespidi. Il tema è quello del rilascio d’acqua in Valtrebbia da parte della diga del Brugneto, oggetto di una criticatissima convenzione tra la Regione Emilia Romagna e la Regione Liguria. “Condivido quello che alcuni consiglieri provinciali hanno elaborato in mozioni e ordini del giorno – afferma Trespidi – per questo penso che a settembre, il prima possibile, dovremo convocare un consiglio ad hoc sul tema. La linea non può che essere quella di un cambiamento radicale politica di gestione delle acque. Sia per il deflusso minimo vitale sia per la convenzione legata alla diga del Brugneto. Quest’ultimo, provvedimento siglato tra le due regioni, è assolutamente insufficiente, oltre che avere lacune dal punto di vista giuridico. Un palliativo che non tiene conto delle mutate esigenze storiche: Genova non ha più il numero degli abitanti di quando è stata siglata la convenzione, le nostre esigenze sono diverse; occorre cambiare questa convenzione. La Regione deve prestare più attenzione alle esigenze del nostro territorio. Non è possibile avere tutti gli anni un’emergenza idrica che piega la nostra agricoltura, uno dei settori nevralgici della nostra economia. Bisogna cambiare radicalmente la politica idrica. Bisogna porre rimedio. Se andiamo in questa direzione bene, altrimenti penso che il territorio si dovrà mobilitare”.