West Nile: i consigli per difendersi dalle punture di zanzara

Anche in provincia di Piacenza è stato confermato l’isolamento del virus West Nile in uccelli selvatici e zanzare ma nessun caso umano è stato segnalato.

Radio Sound

I campioni sugli uccelli e le zanzare che sono risultati positivi sono stati prelevati nell’ambito del piano che la Regione Emilia Romagna da anni attua, mediante la costituzione di una efficace rete di sorveglianza attuata in collaborazione con le Ausl, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, l’Ufficio Faunistico della Provincia e gli ATC provinciali, per monitorare la presenza del virus.

Gli uccelli selvatici migratori rivestono un ruolo fondamentale nella diffusione del virus, rappresentando il vero serbatoio di infezione. La trasmissione dell’infezione alle altre specie sensibili (uomo, cavallo, uccelli) avviene tramite insetti vettori, rappresentati dalle zanzare del genere Culex, la zanzara comune.

La zanzara tigre, responsabile della trasmissione di malattie esotiche come Chickungunya e Dengue, non ha nessun ruolo nella trasmissione di questa malattia.

Sia l’uomo che il cavallo possono ammalare, ma non possono ritrasmettere il virus alle zanzare, e quindi ad altri animali o persone.

Le zone della Provincia più a rischio sono quelle dove è maggiore la densità di zanzare Culex e maggiore il passaggio di uccelli migratori, quindi tutta l’area a Nord della Via Emilia e lungo il corso del Po.

Le misure di prevenzione da anni raccomandate per ostacolare la moltiplicazione della zanzara tigre, sono efficaci anche contro le Culex, ma poiché quest’ultima si sviluppa anche nelle raccolte d’acqua più grandi, la lotta larvicida va estesa anche a vasconi di irrigazione, laghi artificiali, canali, scoline etc.

L’Azienda Usl ha già invitato tutti i sindaci dei Comuni a intensificare i controlli già attivati con i piani di lotta alle zanzare.

 

Nell’uomo, la esposizione al virus nell’80% dei casi non determina malattia. Nel 20 per cento dei casi si possono registrare sintomi leggeri quali febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e manifestazioni cutanee (febbre di West Nile) di breve durata. 
I sintomi più gravi (malattia neuro invasiva di West Nile) si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, forti cefalee, debolezza muscolare e problemi neurologici; in pochissime situazioni (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale o esiti permanenti. La forma grave della malattia interessa principalmente le persone anziane o con ridotta efficienza del sistema immunitario.

 

Rimane fondamentale che tutti i cittadini effettuino la prevenzione e la lotta nelle aree private, avendo cura di eliminare tutte le possibili raccolte d’acqua e, nel caso non siano eliminabili, trattandole con gli appositi  larvicidi.

Grazie alla collaborazione di Ferderfarma, i larvicidi vengono venduti nelle Farmacie che aderiscono alla convenzione, a prezzo di costo (3,50 € la confezione).

I trattamenti adulticidi sono raccomandati prima di manifestazioni, eventi, raduni sportivi etc. che prevedano la presenza di molte persone nelle ore serali –  notturne, ore di normale presenza delle zanzare comuni.

Nelle abitazioni è necessario inoltre che vengano usate zanzariere che impediscano l’ingresso delle zanzare, oppure, se possibile, occorre tenere le finestre chiuse. Nel caso in cui si utilizzino elettroemanatori di insetticida viene raccomandata l’areazione dei locali.

E’ fondamentale che chi soggiorna lungamente all’aperto nelle ore a rischio si protegga adeguatamente dalle punture mediante l’utilizzo di indumenti chiari che coprano anche gambe e braccia;  vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba che attraggono gli insetti.

Possono essere utilizzati repellenti cutanei per uso topico da applicare sulla cute scoperta, compreso il cuoio capelluto, qualora privo di capelli. I principi attivi più efficaci sono DEET (utilizzabile sopra i 12 anni di età) , ICARIDINA (utilizzabile sopra i 2 anni),  e CITRODIOL (utilizzabile sopra i 3 mesi), mentre per i lattanti è raccomandato l'uso di zanzariere sulle culle. In ogni caso bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni, fornite dal fabbricante,  riportate sulla confezione.

 

“VIRUS WEST NILE, LA REGIONE AIUTI I COMUNI PIACENTINI”

DOPO GLI AVVERTIMENTI AUSL IN UN’INTERROGAZIONE IL CONSIGLIERE CAVALLI CHIEDE ALLA GIUNTA DI “SOSTENERE LE AMMINISTRAZIONI LOCALI NELLA LOTTA AL VIRUS”. “AGIRE PER TEMPO, IN EMILIA FENOMENO DILAGANTE”

PIACENZA – “I Comuni piacentini sono lasciati soli di fronte alla diffusione del virus del Nilo Occidentale. La Regione fornisca alle nostre amministrazioni territoriali risorse economiche per combattere la diffusione del contagio”.

Lo chiede il consigliere regionale leghista Stefano Cavalli a poche ore dalla nota Ausl che prevede un’espansione dell’area interessata dal virus veicolato dalle zanzare, particolarmente abbondanti visto il caldo delle scorse settimane.

Di fronte all’avvertimento dell’azienda sanitaria Cavalli in un'interrogazione chiede alla giunta di viale Aldo Moro di “intervenire subito”, “rimborsando ai Comuni piacentini le spese sostenute per la prevenzione” e promuovendo “campagne d’informazione e incentivazione utili a coinvolgere i privati cittadini nell’attività di disinfestazione”. Cavalli chiede anche conto alla Regione dei “casi di infezione registrati” e delle “misure previste nel piano regionale di sorveglianza e controllo della malattia”.

“Vista la diffusione del virus a Parma, Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia, è realistico pensare che Piacenza non sia immune, come la stessa Ausl conferma. Occorre quindi agire da subito con strumenti adeguati. Alcune misure necessarie (e da potenziare): lotta antilarvale, monitoraggio, comunicazione diffusa, coinvolgimento dei privati”.